paradisi fiscali

Il progetto della tassa globale alle multinazionali è quasi naufragato
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L’amministrazione Biden non ha interesse a far tassare le sue aziende in Europa e i diversi paradisi fiscali, inclusi quelli europei, non hanno interessi a perdere i loro vantaggi in termini di entrate. Tra il 2018 e il 2022, 35 grandi aziende statunitensi - tra cui colossi come Ford, Netflix e Tesla - hanno pagato meno tasse federali sul reddito di quelle pagate ai loro cinque dirigenti più importanti.

  • Le aziende continuano a dirottare miliardi verso regimi fiscali più vantaggiosi: ecco come e dove si nascondono i soldi.
  • Il caso dell'Estonia: al primo posto in Europa per numero di shell companies.

Lo speciale contiene due articoli.

L’ipercapitalismo non vuole iperstati ma paradisi fiscali senza democrazia
Lo skyline di Hong Kong (IStock)
Lo storico Quinn Slobodian individua nelle «zone economiche speciali» il vero obiettivo degli ideologi «libertarian». Che sognano aree prive di regole e welfare. Peccato che alla fine si trovino a negoziare con i capi delle nazioni.
Elliott garantisce i debiti del Milan dalle isole Cayman
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Da società ai Caraibi e in Delaware le fideiussioni del fondo al prestito Unicredit da 84 milioni. Perquisizioni in Lussemburgo.
Escamotage russo contro le sanzioni: bandiere di comodo sulle petroliere
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  • Le navi pronte a registrarsi nei paradisi fiscali per poi eludere la loro provenienza. Gazprom intanto assicura i clienti europei: «Potete pagare il gas senza violare i divieti». Oggi nuova riunione nell’Ue sul sesto pacchetto.
  • I blocchi ai commerci fanno saltare le filiere di alimenti, alcolici, arredi e imballaggi. Molti autisti ucraini vanno al fronte. E schizzano i prezzi degli additivi per i motori dei tir.

Lo speciale contiene due articoli.

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