2023-04-22
Elliott garantisce i debiti del Milan dalle isole Cayman
Da società ai Caraibi e in Delaware le fideiussioni del fondo al prestito Unicredit da 84 milioni. Perquisizioni in Lussemburgo.I due principali fondi di Elliott con sede alle isole Cayman e in Delaware garantiscono una bella fetta del debito del Milan. La fideiussione è messa nero su bianco in un documento del 10 agosto 2022 che La Verità ha potuto consultare. Nella sostanza, 20 giorni prima dell’ufficializzazione del passaggio del club rossonero al gruppo RedBird di Gerry Cardinale, Elliott invia una lettera a Unicredit Factoring dove evidenzia che «in seguito alle intese verbalmente intercorse tra le parti» si costituisce «fideiussore dell’Ac Milan e dei suoi successori o aventi causa a qualsiasi titolo fino alla concorrenza dell’importo di 84 milioni e 250 mila euro». Si fa riferimento a un prestito contratto tra il 2018 e il 2019 con la branca dell’istituto milanese specializzata nella cessione dei crediti e che rappresentava un’anticipazione dei pagamenti da riscuotere per i diritti tv 2021-2024 e la sponsorizzazione della Puma. Anche dopo il passaggio di proprietà del club quel prestito resta garantito per più di 57 milioni da Elliott International Lp con sede alle Cayman e per i restanti quasi 27 milioni da Elliott Associates Lp con sede a Wilmington nel Delaware. Il termine della garanzia è fissato per metà luglio del 2024. Viene spontaneo chiedersi perché Elliott che era evidentemente alle battute conclusive della trattativa che l’avrebbe portato a cedere il Milan di lì a pochi giorni (31 agosto del 2022 l’ufficializzazione del deal) ritenga necessario farsi garante per un prestito della stessa società che sta vendendo. Quella fideiussione non l’avrebbe potuta fornire il fondo acquirente? A tal proposito val la pena ricordare che il club di via Aldo Rossi passa a Redbird per poco meno di 1,2 miliardi ma che nell’operazione rientra anche un vendor loan - cioè un prestito del venditore all’acquirente - confermato dalle parti, ma rispetto al quale non sono mai stati indicati i particolari. Dovrebbe trattarsi di un prestito da 560 milioni con interessi tra il 7 e l’8%. Ma qui siamo ai condizionali. Certo è invece che la Procura di Milano ha acceso un faro sul passaggio di proprietà e che le indagini degli inquirenti stanno continuando al punto da arrivare fino in Lussemburgo dove nelle scorse ore sono state effettuate delle perquisizioni nella sede della holding di Elliott, Project Redblack sarl, l’ex società che controllava il Milan. La richiesta, arrivata ai primi di aprile dai pm Giovanni Polizzi e Giovanna Cavalleri, ha portato il tribunale del Granducato a emettere un ordine di perquisizione al fine di rintracciare qualsiasi tipo di prova e i documenti che riguardino la vendita di un pacchetto di azioni del club rossonero e la gestione delle somme ottenute. L’inchiesta mette nel mirino Daniela Italia, Jean-marc Marc Mclean e Victor Schuh, i tre amministratori di Project Redblack con capi d’accusa che vanno dall’abuso dei beni sociali alla bancarotta fraudolenta.Le perquisizioni sarebbero avvenute ieri mattina e avrebbero riguardato anche le controllate della Project Redblack. Quindi con ogni probabilità ci sono stati controlli anche sulla Rossoneri, l’altra società del Granducato che possedeva la quasi totalità del Milan e dalla quale è transitato il miliardo della cessione finito a sua volta nei fondi alle Cayman di Elliott. Rossoneri - come rivelato dalla Verità - è la scatola dalle quale sono partiti negli scorsi mesi i pagamenti a studi legali, manager e consulenti che hanno svolto prestazioni anche per il Milan.Ora, se il Milan era passato a RedBird ci si chiede perché dal Lussemburgo (dalla Rossoneri appunto) siano partiti i 602.830 euro versati allo studio legale Fivelex, in cui esercita l’avvocato Alfredo Craca, che oltre ad essere l’attuale segretario del consiglio di amministrazione del Milan ha anche assistito il club rossonero nel passaggio di proprietà da Elliott a RedBird. Oppure i 16 milioni e qualche spicciolo dati il 12 gennaio del 2023 ad Elliott Associates Lp ed Elliott International Lp come «Repayment Efthimios Gazidis», il manager che ha ricoperto la carica di amministratore delegato dei rossoneri fino al 5 dicembre del 2022.Oppure ancora i 12 milioni e passa per Jp Morgan securities e i 5 per Bank of America, gli istituti che hanno svolto il ruolo di advisor finanziari delle stessa operazione di vendita. Fonti vicine a Elliott fanno sapere che si trattava di servizi prestati all’azionista, ma Gazidis, per fare un esempio, era l’ad del Milan non certo dell’azionista. Comunque, questi, come altri particolari, emergono dalla richiesta di Blue Skye, l’ex socio di minoranza di Elliott quando era proprietario del Milan, di dichiarare l’insolvenza delle due società lussemburghesi, la stessa Rossoneri Sport e Project Redblack, attraverso le quali il fondo di Paul e Gordon Singer controllava club. L’ex socio di minoranza si ritiene danneggiato dalla vendita a RedBird «avvenuta con modalità tali da pregiudicare il suo diritto di credito» e dalle sue denunce è partita anche l’inchiesta milanese che adesso è arrivata fino al Lussemburgo. I legali di Redbird e lo stesso Elliott parlano di «una moltitudine ingiustificata di iniziative giudiziarie». Ma dalle ultime mosse degli inquirenti italiani e internazionali traspare la volontà di andare fino in fondo.
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