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MasterChef, un rito televisivo che non invecchia
Giorgio Locatelli, Antonino Cannavacciuolo e Bruno Barbieri al photocall di MasterChef (Ansa)

La quindicesima stagione di MasterChef Italia, al via ieri su Sky, conferma la forza di un format immutabile: giudici rodati, prove iconiche e una scrittura autoriale che bilancia tradizione, ritmo e personaggi, rendendo il talent un appuntamento ormai rituale.

Come il Natale, parte di un rituale che, di anno in anno, si ripete identico a se stesso. MasterChef Italia, la cui quindicesima stagione è partita ieri su Sky nella prima serata di giovedì 11 dicembre, è l'usato sicuro, quello che vince. Di più, convince. Senza, per giunta, avere bisogno di colpi di scena. Il talent show, alla cui giuria siederanno, ancora una volta, Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli, è riuscito nella mirabile impresa di bastare a se stesso, elevando quel che avrebbe potuto essere un triste effetto già-visto a chiave del proprio successo.

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«Masterchef» non cambia ricetta
Da sinistra: Giorgio Locatelli, Bruno Barbieri e Antonino Cannavacciuolo (Ansa)
Giovedì inizia la tredicesima stagione del popolare talent show culinario. A parte alcuni piccoli ritocchi, il formato rimane lo stesso: perché piace e crea appartenenza.
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Giovedì torna su Sky MasterChef Italia
Gli chef stellati Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli (Ansa)

Il talent show giunto alla dodicesima edizione, in onda dal 15 dicembre alle 21:15, riparte dalla triade formata da Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli e con la formula di sempre: il richiamo certo della buona cucina e la più genuina spontaneità tra i fornelli.

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La cucina italiana stravolta dagli chef in tv
Ansa
Impongono il loro pensiero, condito da numerosi nonsense. Sono i neofuturisti del piatto: assemblano cibi cotti sottovuoto, ingredienti vaporizzati, destrutturati, bassotemperaturizzati, miniaturizzati, emulsionati. Dimenticando le nostre tradizioni
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«Ho fatto capire a inglesi e francesi che l’Italia non è spaghetti e pizza»
Ansa
Il giudice di Masterchef Giorgio Locatelli, vincitore di una stella Michelin con la sua Locanda a Londra: «Ho dato pugni per difendere il mio Paese. Ma non sono ancora riuscito a fare apprezzare la salama da sugo e la trippa».
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