moschee

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Una chiesa non è un negozio: non vendetela
L'interno di una chiesa (iStock)
Gli edifici sacri sconsacrati mettono angoscia. Tanto più quando cambiano destinazione d’uso, diventano musei o addirittura delle moschee. Quelle mura, sulla base di un’architettura particolare e di riti ben precisi, restano la casa comune dei fedeli.

Le chiese si svuotano perché i fedeli diminuiscono. Molte chiese vengono sconsacrate e adibite ad usi i più vari compreso quello dei matrimoni civili. Altre vengono vendute alla comunità islamica per farne delle moschee. Di questo ci siamo occupati ieri. E oggi continuiamo a occuparcene perché è qualcosa che tocca profondamente nell’animo chi nutre affetto e venerazione per la chiesa-edificio secondo un’antica tradizione che la collega al Tempio di Dio e al sacrificio di Gesù Cristo, tant’è vero che nell’antichità non c’era neanche un rito di consacrazione e dedicazione della chiesa perché la sola celebrazione dell’eucarestia, che si svolgeva in quel luogo, rendeva il luogo stesso Chiesa, luogo del culto cristiano cattolico.

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Minacce islamiche alla Cisint per le moschee: «Ti taglio la gola»
L'ex sindaco di Monfalcone Anna Cisint (Imagoeconomica)
Bengalese radicalizzato contesta la stretta dell’ex sindaco ai luoghi di culto irregolari.
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Moschee, utero in affitto e migranti. Cambiano i connotati al cattolicesimo
Roberto Repole (Ansa)
  • «La Stampa» riscrive la dottrina: prima fa l’elogio dei luoghi di preghiera islamici, poi dà voce al cardinale di Torino che critica le manette per gli stranieri stupratori. E non manca un plauso alla «gestazione per altri».
  • I manifesti contro l’indottrinamento gender nelle scuole, dopo essere stati deturpati, sono spariti. Il Comune di Roma aveva diffidato le ditte concessionarie delle affissioni.

Lo speciale contiene due articoli.

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I giudici chiudono le moschee abusive. Gli islamici: «Usiamole come al solito»
iStock
A Monfalcone i fedeli musulmani hanno bellamente ignorato tre sentenze che imponevano l’interruzione delle riunioni di massa in due «centri culturali». Il tamtam social: «Continuiamo, entriamo pochi alla volta».
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Ddl sicurezza: votazioni a rilento ma arriva un ulteriore giro di vite per i «ladri di case».
(IStock)

Il decreto solamente a un quarto dell'iter in Aula. In discussione le occupazioni abusive, il Daspo urbano, i rave, le moschee. In sospeso gli emendamenti della Lega sull'interruzione di pubblici servizi e sulla cannabis. Le votazioni riprenderanno il 25 giugno.

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