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Medioevo di stenti? Non se sei il Paperone dei mercanti di Prato
Francesco Datini in un dipinto di Filippino Lippi (Getty Images)
Francesco Datini, ricchissimo commerciante toscano, ci ha lasciato un pantagruelico resoconto delle sue mangiate.
Dal Medioevo a oggi tutto è cambiato. Ma non l’acquolina per i fiori di zucca
iStock
Sono ipocalorici, ricchi di minerali e di vitamine A e C. Prima di cucinarli vanno levati il gambo e i pistilli. Ogni Regione ha la propria ricetta: si fanno fritti oppure finiscono nei risotti, nelle frittate o nella pasta.
Altro che secoli bui: il Medioevo fu un’epoca di riti e di cultura
Régine Pernoud (Getty Images). Nel riquadro la copertina del suo libro «Luce del Medioevo»

In un testo che ha fatto storia, la medievista francese Régine Pernoud ribaltava il pregiudizio negativo che gravava sui cosiddetti «secoli bui».

Bagna cauda, ossia l’arte di conciliare gli opposti
(IStock)
Fino al 3 dicembre si svolge ad Asti la celebrazione del noto condimento piemontese, che «mette insieme ingredienti che di per sé non si abbinano naturalmente», come dice il vescovo Marco Prastaro. Ma, almeno in cucina, anche ciò che sembra inconciliabile può andare a nozze. E in questa salsa il miracolo si ripete dal tardo Medioevo, anche se allora ad apprezzarlo era soprattutto il popolo, mentre la nobiltà era tenuta lontana dal suo sapore deciso. Oggi, per venire incontro al gusto di parte dei consumatori, esistono addirittura versioni senza aglio, mentre le alici non possono mancare mai.
Ma quale società di sottomessi. È il Medioevo l’era del dissenso
La retorica dei «secoli bui» nasconde il fatto che il potere era molto meno pervasivo di oggi. E che gli individui godevano di maggiore autonomia. Non solo, la fede non era un freno, ma la molla per far scattare la rivolta.
Le Firme

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