Massimo Giannini ora si indigna per l’ostentazione religiosa dei trumpiani e riscopre il laicismo. I riferimenti alla fede sono ammessi solo se giova alle loro cause, come con papa Bergoglio.
Per difendere Stefano Massini da una censura che non esiste, l’editorialista di «Repubblica» si lancia in una invettiva furiosa contro i «nuovi Pavolini» di Fdi. E spaccia per martiri Fabio Fazio, Corrado Augias e Roberto Benigni: tutti in onda, ben pagati, qualcuno pure in Rai.
Oggi a Roma la convention per celebrare l’anniversario della messa in onda del video che annunciava la «discesa in campo»: i comunisti non gliel’hanno mai perdonata. Ma se il suo fondatore è scomparso, resistono le idee che animano Forza Italia.