I dispositivi non sono più richiesti al chiuso in Gran Bretagna, Svezia, Danimarca, Croazia. In altri Paesi, le eccezioni sono poche. Persino il Parlamento Ue ha ceduto.
Malgrado non ci sia più l’obbligo di portare la protezione all’aperto, per strada uno su due la indossa ancora. Per molti il regime sanitario è diventato un’abitudine.
Con le solite comunicazioni confuse, il governo fa capire di voler abrogare l’obbligo di protezioni fuori dai luoghi chiusi. Bene, anche se nel frattempo quell’oggetto è divenuto per troppi un pericoloso feticcio.
I rischi superano i benefici, peraltro tutti da dimostrare. Coprirsi il viso a lungo può trasformare un portatore sano in sintomatico. E poi c'è l'aspetto psicologico.
Dall'incontro domenicale tra Roberto Speranza e il Cts filtrano ipotesi di coprifuoco nell'atteso dpcm. Che dovrebbe vietare il calcetto e le feste. Ennesimo cortocircuito informativo per chi vuole correre. Il Viminale: «Jogging e footing anche senza protezioni».