Se la pratica finisse dentro un quadro normativo, verrebbe sdoganata come «bene» necessario per l’umanità. Invece lo Stato deve contrastare qualsiasi attentato alla vita.
In attesa delle prossime scadenze sul tema, gli attivisti della «dolce morte» insistono sull’ennesima vicenda per orientare il dibattito: è Martina, malata di sclerosi multipla.
Marco Cappato & C. all’assalto dopo il diniego dell’Asl al suicidio assistito, malgrado la paziente non dipenda da trattamenti medici vitali. Luca Zaia: «Non posso intervenire, ma è pronto un decreto». Consegnate da Pro Vita al governo oltre 31.000 firme contro la legge toscana.
Imputazione coatta per l’ex radicale e due attiviste sul caso di un malato di Sla. Il gip contesta l’assenza di alcuni requisiti fissati dalla Consulta: il trattamento di sostegno vitale e una valutazione del Ssn. Domani udienza della Consulta su altre due vicende simili.
Il 26 marzo la Consulta potrebbe allargare le maglie della non punibilità del suicidio assistito: quattro inguaribili chiedono di essere ascoltati per scongiurare una deriva.