Terremoto nel mondo Maga. Venerdì, Donald Trump ha platealmente revocato il proprio endorsement a colei che, un tempo, era uno dei suoi più ferrei alleati: la deputata repubblicana Marjorie Taylor Greene. «Ritiro il mio sostegno e il mio endorsement alla “deputata” Marjorie Taylor Greene, del Grande Stato della Georgia», ha dichiarato il presidente americano su Truth. «Tutto ciò che vedo fare alla stravagante Marjorie è lamentarsi, lamentarsi, lamentarsi!», ha proseguito, sostenendo che la Greene si sarebbe offesa per non riuscire più a parlare al telefono con lui. «Non posso rispondere ogni giorno alla chiamata di una pazza che si lamenta», ha continuato il presidente, che ha anche accusato la deputata di essersi spostata su posizioni di «estrema sinistra».
Erika Kirk, vedova di Charlie, durante il discorso alle esequie del marito a Phoenix (Ansa)
L’America raccolta a Phoenix era pervasa da un fervore spirituale nel quale religione, vita privata e impegno civico non sono separabili. È una coerenza che ha reso gli evangelici come Kirk più attrattivi dei cattolici.
Dall'alto a sinistra in senso orario: Mikey Mccoy, Laura Loomer, Candace Owens e Brett Cooper
- Sono tanti i volti in grado di raccogliere il testimone dell’attivista. Tra questi Mikey McCoy, che alle esequie ha citato Kierkegaard.
- Polemiche per il discorso di Trump ai funerali di Kirk. Però il tycoon ha anche detto che la vedova potrebbe indurlo a cambiare.
Lo speciale contiene due articoli.
La procuratrice generale Pam Bondi ha rivendicato di voler perseguire chi si rallegra per la morte di Kirk (Getty Images)
L’idea di perseguire chi infanga l’attivista caduto contraddice la lotta per il free speech.







