Pietra tombale del Tribunale del riesame sul modello Riace: «Il sindaco agiva pensando al proprio tornaconto elettorale». È sprezzante il giudizio dei giudici di Reggio Calabria sull'operato del sindaco di Riace, Domenico Mimmo Lucano. Nonostante la misura cautelare sia stata attenuata, l'idea che i giudici si sono fatti di lui è pessima.
Dal caso di Riace a quello di Lodi, i progressisti si indignano fregandosene di quel che è previsto dalle nostre norme e su Mimmo Lucano hanno cominciato a parlare di «esilio», hanno raccontato la storia strappalacrime di un uomo cacciato dalla sua città.
La criminalità africana ha trasformato la città in un bivacco. E le musulmane pretendono autiste donne sugli autobus.
La direttrice del sistema per i rifugiati svela il «modello Riace»: opacità sulla gestione e nessuna risposta ai (molti) richiami. Il sindaco agiva secondo le sue regole, fossero queste compatibili o meno con le leggi dello Stato.