Scontri tra manifestanti e Polizia al porto di Trieste nell'ottobre 2021 (Ansa)
Che si tratti di repressione di piazza o di censura delle voci scomode, i progressisti si attivano secondo logiche tribali. Se ci rimette uno dei loro, si indignano. Se i portuali protestano contro le restrizioni o Zelensky chiede liste di proscrizione, tifano bastonature.
La questione liste sfugge di mano a Letta. La Morani, che aveva sbattuto la porta, ci ripensa come la Cirinnà, ma adesso il suo collegio è stato occupato. Caso diverso per Nannicini: per farlo tornare sfrattano la Bini.