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vincenzo lanni
Il luogo dell'accoltellamento a Milano. Nel riquadro, Vincenzo Lanni (Ansa)
Nei principali Paesi europei, per essere riconosciuto «pericoloso» basta la segnalazione di un medico. Qui invece devi prima commettere un delitto. E pure in questo caso non è detto che una struttura ti accolga.

Vincenzo Lanni, l’accoltellatore di Milano, aveva già colpito. Da condannato era stato messo alla Rems, la residenza per le misure di sicurezza, poi si era sottoposto a un percorso in comunità. Nella comunità però avevano giudicato che era violento, pericoloso. E lo avevano allontanato. Ma allontanato dove? Forse che qualcuno si è preso cura di Lanni, una volta saputo che l’uomo era in uno stato di abbandono, libero e evidentemente pericoloso (perché se era pericoloso in un contesto protetto e familiare come quello della comunità, tanto più lo sarebbe stato una volta lasciato libero e senza un riparo)?

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Palazzopoli, Catella ritorna libero. «Già al lavoro. Tancredi? Lo stimo»
Manfredi Catella (Ansa)
Il presidente di Coima dopo la revoca dei domiciliari: «La nostra morale è solida».
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«Bisessuali e amore libero». Alberto Angela riduce l’impero romano a un rave
Alberto Angela (Ansa)
Il conduttore forza la mano alla storia in prima serata su Rai 1. L’Urbe era libertina? Senz’altro, ma era patriarcale e virile. E i matrimoni gay non sarebbero stati capiti.
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Nessuno baratta la sua libertà con il benessere o l’uguaglianza
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Un nuovo modello di civiltà si sta imponendo ovunque, in nome di un ipotetico bene comune. Ma la storia insegna che i sistemi basati solo sul benessere non reggono.
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