vincenzo lanni

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Matti liberi, «regalo» della Consulta
Vincenzo Lanni ripreso dalle telecamere di sorveglianza (Ansa)
La Corte ha pian piano ridotto la possibilità di applicare misure restrittive a carico di soggetti pericolosi. E il sistema inceppato «genera» persino accoltellatori tipo Lanni.

A fronte di fatti come quello della donna recentemente accoltellata a Milano, senza motivo alcuno, da uno squilibrato mentale già resosi autore, in passato, di fatti analoghi e ciononostante a piede libero, è logico che ci si chieda che cosa non funzioni nel sistema che, teoricamente, dovrebbe garantire che soggetti di già riconosciuta pericolosità siano messi in condizione di non nuocere ulteriormente. La risposta è che quel sistema, originariamente rispondente a una certa logica e suscettibile, quindi, di produrre un certo grado di sicurezza, è stato progressivamente, di fatto, smantellato a colpi di interventi legislativi e di pronunce della Corte costituzionale.

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vincenzo lanni
Il luogo dell'accoltellamento a Milano. Nel riquadro, Vincenzo Lanni (Ansa)
Nei principali Paesi europei, per essere riconosciuto «pericoloso» basta la segnalazione di un medico. Qui invece devi prima commettere un delitto. E pure in questo caso non è detto che una struttura ti accolga.

Vincenzo Lanni, l’accoltellatore di Milano, aveva già colpito. Da condannato era stato messo alla Rems, la residenza per le misure di sicurezza, poi si era sottoposto a un percorso in comunità. Nella comunità però avevano giudicato che era violento, pericoloso. E lo avevano allontanato. Ma allontanato dove? Forse che qualcuno si è preso cura di Lanni, una volta saputo che l’uomo era in uno stato di abbandono, libero e evidentemente pericoloso (perché se era pericoloso in un contesto protetto e familiare come quello della comunità, tanto più lo sarebbe stato una volta lasciato libero e senza un riparo)?

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  • Dopo la condanna per aver ferito a colpi di lama due anziani, un giudice non rinnovò all’aggressore di Milano la permanenza nella Rems, struttura erede dei manicomi. Oggi in crisi per scarsità di posti e boom di stranieri.
  • La confessione choc di Vincenzo Lanni: «Ho attaccato in piazza Aulenti per rabbia verso il sistema economico». Il difensore: «È dispiaciuto, comprende ciò che ha fatto».

Lo speciale contiene due articoli.

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