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La Consulta calpesta le forze dell’ordine: «Picchiare un agente non è sempre grave»
Scontri fra pro-Pal e Polizia a Torino. Nel riquadro, Walter Mazzetti (Ansa)
La tenuità del reato vale anche se la vittima è un uomo in divisa. La Corte sconfessa il principio della sua ex presidente Cartabia.

Ennesima umiliazione per le forze dell’ordine. Sarà contenta l’eurodeputata Ilaria Salis, la quale non perde mai occasione per difendere i violenti e condannare gli agenti. La mano dello Stato contro chi aggredisce poliziotti o carabinieri non è mai stata pesante, ma da oggi potrebbe diventare una piuma. A dare il colpo di grazia ai servitori dello Stato che ogni giorno vengono aggrediti da delinquenti o facinorosi è una sentenza fresca di stampa, destinata a far discutere.

Matti liberi, «regalo» della Consulta
Vincenzo Lanni ripreso dalle telecamere di sorveglianza (Ansa)
La Corte ha pian piano ridotto la possibilità di applicare misure restrittive a carico di soggetti pericolosi. E il sistema inceppato «genera» persino accoltellatori tipo Lanni.

A fronte di fatti come quello della donna recentemente accoltellata a Milano, senza motivo alcuno, da uno squilibrato mentale già resosi autore, in passato, di fatti analoghi e ciononostante a piede libero, è logico che ci si chieda che cosa non funzioni nel sistema che, teoricamente, dovrebbe garantire che soggetti di già riconosciuta pericolosità siano messi in condizione di non nuocere ulteriormente. La risposta è che quel sistema, originariamente rispondente a una certa logica e suscettibile, quindi, di produrre un certo grado di sicurezza, è stato progressivamente, di fatto, smantellato a colpi di interventi legislativi e di pronunce della Corte costituzionale.

Obblighi Ncc, interviene la Consulta. Bocciato il decreto Salvini pro taxi
Ansa
La Corte costituzionale accoglie il ricorso della Calabria: la competenza è delle Regioni.
Regalone della Consulta a De Luca
Vincenzo De Luca (Ansa)
La Corte costituzionale invita lo Stato a essere meno rigido con le Regioni in deficit: «Si usi parte del contributo dovuto a Roma in investimenti». Beffa per gli enti virtuosi.
Consulta, salti mortali per salvar la Todde
Imagoeconomica
Per la Corte costituzionale, il Collegio regionale di garanzia non poteva dichiarare la fine della presidenza del M5s in Sardegna, oggetto di ricorsi per l’opacità finanziaria della sua campagna elettorale. Sull’autonomia invece i giudici hanno riscritto una legge.
Le Firme

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