Il fumettista Michele Rech, in arte Zerocalcare (Ansa)
Il fumettista se la prende con il quotidiano, colpevole di aver distorto il suo pensiero: basta con il malcostume di inventarvi le frasi.
Dopo giorni, l’ex direttore dell’«Espresso» rompe il silenzio. Ma non dice nulla sul trappolone al Metropol organizzato dai suoi cronisti e scoperto dalla «Verità». Cerca solo di ingraziarsi Fdi per blindarsi il posto.
Prima e dopo il trappolone teso a Savoini, l’agente dell’«Espresso» Meranda e il suo compare avevano intavolato altre trattative per partite di petrolio. Tutte fallite. E nessuna degna di interesse per la Procura, che si accende solo quando si parla di Salvini.