Un consigliere di Volodymyr Zelensky attacca: «Investimenti nella banca, il Papa non è credibile come mediatore». L’Istituto vaticano: «Affermazioni che si basano sul nulla». Aumentano gli scontri vicino a Zaporizhzhia.
Il cardinale imputato per gli investimenti del suo ufficio alla prima uscita pubblica. A breve la ripresa del processo.
Francesco ha deciso: finanze vaticane in mano allo Ior. Per evitare il ricorso a istituti italiani o stranieri, tutti gli asset economici della Santa Sede finiranno sotto il Torrione di Niccolò V.
Papa Francesco (Photo by Francois Nel/Getty Images)
Il caso Becciu è solo l'ultimo inciampo. Dai «dubia» al dossier Viganò, dalla pedofilia alla Cina, questi otto anni sono stati deludenti. E anche i fedelissimi guardano al futuro.
L'ufficio stampa di Bergoglio va in tilt. Dopo l'epurazione nessuno fiata più. Da parte del segretario di Stato, Pietro Parolin, nemmeno una parola. Ma il silenzio più imbarazzante è quello dei comunicatori papalini Andrea Tornielli e Antonio Spadaro. Mentre i vescovi sardi si stringono attorno all'ex cardinale.
Il porporato remava contro il Papa che voleva ripulire lo Ior con l'Apsa. Il gesuita Guerrero Alves era in lotta con il governatorato su mandato del Pontefice.