Nel giorno dedicato alle vittime della pandemia, altre rivelazioni dall’inchiesta. La linea dura dei lockdown «disperati» è arrivata dopo intere settimane (da fine 2019) in cui gli ospedali, soprattutto lombardi, segnalavano polmoniti anomale. Ma finché non è stato «ufficializzato» il Covid, non si è fatto nulla. Al ministero non erano neppure in grado di raccogliere i dati dei ricoveri.
Alberto Gerli (Ansa)
La stampa progressista si beffa dell'ingegnere, bollato come sovranista, sebbene si sia dimesso dal Cts. Eppure, in un anno di flop di Roberto Speranza, bugie sul piano pandemico e gaffe degli «esperti», ha sempre taciuto.
Giuseppe Ruocco (Ansa)
- Giuseppe Ruocco, Francesco Maraglino e Claudio D'Amario non hanno rielaborato il programma di prevenzione delle epidemie; il numero due dell'Oms ha brigato per censurare il report di Francesco Zambon. Però tutti istruiscono il governo e predicano in tv.
- La multinazionale Eli Lilly produce nel Lazio il farmaco che ha curato Donald Trump e riduce fino al 90% il rischio di ricoveri. Ma qui sperimentarlo resta vietato: manca l'intesa tra ditta, Aifa, Domenico Arcuri e dicastero.
Lo speciale contiene due articoli.
Ranieri Guerra (Ansa)
Il funzionario che bloccò il rapporto Oms era stato dirigente al ministero per tre anni.
Ursula von der Leyen (EU/Pool/Getty Images)
Mistero sul rappresentante nell'Ue che tratta con i produttori. Per il dicastero è Giuseppe Ruocco, ma non c'è un atto che lo incarichi.