gianni agnelli

Agnelli: lascio a mio figlio il 25%. E il giorno dopo Edoardo muore
Edoardo Agnelli con il padre Gianni (Ansa)
Ecco le bozze notarili del 14 novembre 2000 che disponevano le volontà di Gianni di affidare un quarto della cassaforte di famiglia al primogenito. Passano 24 ore e accade la tragedia del viadotto di Fossano.
Ai link qui sotto è possibile scaricare e consultare i documenti integrali.

1 Bozza Atto di Donazione quote Dicembre da Gianni a Edoardo.pdf

2 Bozza Atto di Donazione quote Dicembre da Marella a John.pdf

3 Bozza Modifica patti sociali Dicembre a seguito donazione a Edoardo.pdf

4 Bozza Modifica patti sociali Dicembre a seguito donazione e socio.pdf


La carta segreta di Gianni Agnelli può cambiare la storia dell’eredità
Gianni Agnelli e il testamento olografo del 1998 (Getty Images)
Spunta un testamento del 1998 in cui l’Avvocato avrebbe dato il 25% della cassaforte «Dicembre» a Edoardo, morto nel 2000. I legali di Margherita: «Tradite le volontà di suo padre». Quelli di John Elkann: «Non incide».
Eredità Agnelli, il nodo è la holding
John Elkann (Ansa)
Il sequestro di 74,8 milioni di euro a John Elkann e ai suoi fratelli rafforza le accuse della madre. Che grazie all’indagine potrebbe rientrare a far parte della successione.
La Cassazione boccia il ricorso. La faida Agnelli può continuare
John, Lapo e Ginevra Elkann (Ansa)
John, Lapo e Ginevra volevano fermare l’indagine per frode fiscale avviata dalla Procura di Torino dopo la denuncia della madre Margherita. Hanno perso la causa e adesso rischiano davvero grosso.
Ritratti | Vittorio Valletta, il professore della Fiat

Il terzo podcast di Ritratti è dedicato a Vittorio Valletta. Diresse la Fiat per vent'anni, dal 1946 al 1966, il periodo della grande espansione, diventando una delle figure chiave del decollo dell’industrializzazione italiana e del miracolo economico. Ma anche il responsabile della decisione di accentrare a Torino e dintorni l’industria automobilistica. Valletta fu rispettato, ubbidito, temuto, odiato. Al vertice di una gerarchia solida e potentissima che controllava l’azienda automobilistica, la sua parola era considerata definitiva su ogni questione aziendale. Verso il «Professore» (chiamato così per la sua antica docenza di contabilità) all'interno si professava un ossequio assoluto. La Fiat di Valletta fu un’azienda fortemente accentrata, che ottenne grandi risultati produttivi, tanto da arrivare a occupare la quinta posizione a livello mondiale quando il Professore lasciò la presidenza, nel 1966, a Gianni Agnelli. Questa è la sua storia. Buon ascolto.

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