- Il Paese scandinavo è vicino alla soglia del 5% di fumatori e sarà presto il primo a raggiungere l'obiettivo «smoke free». Un modello virtuoso reso possibile dalle politiche del governo che ha ha deciso di puntare sulla riduzione del danno, alzando le tasse sulle sigarette tradizionali e abbassando quelle sulle bustine di tabacco umido che l'Europa ha messo al bando nel resto dell'Unione.
- Abbiamo visitato lo stabilimento di Goteborg di Swedish Match dove viene prodotto lo snus e la sua ultima evoluzione, le nicotine pouches, bustine di nicotina e aromi ma prive di tabacco che negli ultimi mesi hanno fatto la loro comparsa anche in Italia.
Un negozio di snus in Svezia. Nel riquadro in alto a destra lo psicologo clinico svedese Karl Fagerström
La Svezia è vicina a diventare il primo Paese europeo «smoke free» grazie alle politiche adottate dal governo che ha deciso di puntare forte sulla riduzione del danno, alzando le tasse sulle sigarette tradizionali e abbassando quelle sullo snus, le bustine di tabacco umido che l'Europa ha messo al bando nel resto dell'Unione. «Alcuni governi e organizzazioni non sono dipendenti dalla nicotina, ma dai soldi» spiega lo psicologo clinico Karl Fagerström.
(Getty Images)
Sempre più divieti totali di fumo, da Londra a Torino. La salute è la scusa per annientare le libertà nel nome della collettività.
Stella Kyriakides (Ansa)
Rivolta del gruppo guidato dall’Italia contro la delega in bianco per convertire in legge le scelte dell’Oms. Con la scusa del fumo, si vuole scavalcare il Consiglio. Bruxelles: «Preso atto». Ma il trucco è smascherato.
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Polemiche in tutta Europa, ma la stampa italiana resta zitta. Luigi Scordamaglia: «No alla delega in bianco alla Dg Sante».