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Altro che sanzioni allo zar. L’Europa fa scorpacciate di gas russo e Gazprom gode
Gazprom è la multinazionale russa attiva nell'estrazione e vendita di gas naturale (Getty)
  • Nel primo semestre l’Unione ha importato 26,4 miliardi di metri cubi (+25%). E gli utili del colosso di Mosca salgono a 11 miliardi di dollari. Grazie anche alla regia di Ankara.
  • Brics, il sultano Recep Tayyip Erdogan vuole entrare nel club di Vladimir Putin e Xi Jinping e Bruxelles non ha nulla da dire.

Lo speciale contiene due articoli

Occhio: il Pakistan punta a entrare nei Brics
Il portavoce del ministero degli esteri pakistano Mumtar Zahra Baloch (Getty Images)

Il Pakistan punta entrare nei Brics. Il governo di Islamabad ha inoltrato “formale richiesta” in tal senso. A renderlo noto è stato il portavoce del ministero degli Esteri pakistano, Mumtaz Zahra Baloch.

Lula spiazza gli ultrà di sinistra: «Il green è il nuovo colonialismo»
Il presidente brasiliano, Inácio Lula da Silva (Ansa)
  • Il presidente brasiliano si scaglia contro le politiche che «impongono barriere e misure discriminatorie con la scusa dell’ambiente». Gli stessi dogmi difesi da Pd e Verdi, che fecero del sudamericano un paladino.
  • L’allargamento dei Paesi Brics, perorato da Cina e Russia, rischierebbe di far perdere influenza a Nuova Delhi. Intanto, Narendra Modi festeggia lo sbarco sulla luna della sonda Chandrayaan-3.

Lo speciale contiene due articoli.

  • Con 3 miliardi di persone e il 30% del Pil globale, l’alleanza informale tra Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, che presto terranno il loro vertice annuale, sfida il dominio globale americano. E le domande per entrare nel «club» sono in crescita.
  • L’esperto Lucio Caracciolo: «Arduo definire i cinesi alleati di New Delhi. E coi russi l’amicizia è limitata».
  • Il docente Alessandro Colombo: «Questi Stati rifiutano la logica bipolare democrazie contro autocrazie».

Lo speciale contiene tre articoli.

I Brics prendono a sberle l’Europa e ora puntano a spartirsi l’Africa
Vladimir Putine e Cyril Ramaphosa (Ansa)
A fine agosto, i leader «non allineati» si riuniranno con quelli del continente nero e i sudamericani, che hanno accolto l’analogo invito di Bruxelles, negando però sostegno all’Ucraina. E intanto gli Usa corteggiano Narendra Modi.
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