La casa farmaceutica, che un anno fa negava con decisione, ammette in tribunale che il suo preparato contro il Covid può causare trombosi. Grazie alla manleva, paga lo Stato, che finora ha già rimborsato 163 cittadini.
Il colosso è stato condannato a rilasciare le informazioni sui danni del farmaco in una causa intentata da una danneggiata tedesca ora disabile. L’azienda ha sempre rifiutato un accordo con la donna: «Era obesa, il virus avrebbe potuto essere letale»
Di qui a maggio vanno completate le somministrazioni agli over 60 e Vaxzevria si può usare. Territori e Asl però non devono alterare i target. Il generale conferma l'obiettivo: «Entro fine mese, 500.000 dosi al giorno»
L'esperto Antonio Ferro, presidente della Società di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (Siti): «Occhio a precedenti di trombosi e alle petecchie. Niente cure fai da te»
Emer Cooke, farmacista irlandese e direttore esecutivo dell'Agenzia europea per i medicinali (Ansa)
L'Agenzia ammette il «possibile legame fra il farmaco di Astrazeneca e trombosi molto rare». Ma conferma che «i benefici superano i rischi». Cauta l'Oms. L'Ue però sceglie la linea dura e Roberto Speranza e Aifa si adeguano.
Fuori uso il registro elettronico preso di mira dai pirati informatici. Chiesto un riscatto in bitcoin. I dati dei ragazzi sembrano al sicuro e il sistema dovrebbe funzionare già oggi.