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Quella mamma e quel papà coraggiosi non son più soli davanti ai burocrati
Nel riquadro, Nathan Trevallion e Catherine Birmingham (Ansa)
Mentre nel mondo si studiano gli effetti nefasti della mancanza di contatto con la natura, da noi la vita nel bosco viene combattuta perché mina il consumismo. Il potere comunque non riuscirà a fermarla.
L’Anm si sente la Cassazione: «Atto giusto»
Catherine Birmingham e Nathan Trevallion con i tre figli (Ansa)
I bambini della famiglia nel bosco all’avvocato: «Quando ci liberate?». Fissato per il 6 dicembre un sit in davanti al ministero.
L’Anm fa da scudo: «Ordinanza stramotivata»
Ansa
L’associazione magistrati difende la separazione. Nordio: «Atto doloroso, approfondirò». Petizioni online.
L’Anm difende le toghe «anti famiglia». Il governo valuta l’invio di ispettori
Toghe (Getty)
L’associazione dei magistrati dell’Aquila invita a non commentare le scelte dei giudici. Giorgia Meloni: «Molto colpita». Matteo Salvini: «Mi vergogno dello Stato». Il governatore abruzzese Marco Marsilio: «Non hanno fatto male a nessuno».

La vicenda dei bambini che vivevano con i genitori nel bosco di Palmoli, in provincia di Chieti, ha colpito molti. Tanto da attirare anche l’attenzione del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Il premier valuta di incontrare il padre per approfondire il caso. Inoltre, d’accordo con il guardasigilli Carlo Nordio e dopo le opportune verifiche, potrebbe inviare gli ispettori del ministero della Giustizia per fare luce sul caso. Una vicenda che aveva sollevato anche l’attenzione del vicepremier Matteo Salvini: «Da genitore mi vergogno per come si sta comportando lo Stato italiano», ha dichiarato. Si tratta di una «madre australiana che ha fatto l’insegnante e di un padre che ha fatto lo chef con tre bambini, che hanno fatto una scelta di vita diversa, non di vivere in centro tra fretta e ansia ma a contatto con la natura, con un’insegnante privata per i figli».

Caro Parodi o Parodia, lei ha talento da Zelig
Cesare Parodi (Ansa)

Caro Cesare Parodi, caro presidente dell’Associazione nazionale magistrati, le scrivo questa cartolina per consolarla: vedrà che riuscirà comunque ad avere la sua agognata ribalta tv.


Lo so, lei sognava il confronto con il ministro Nordio, il duello mediatico, lo scontro epocale. Lo aveva annunciato a gran voce: «Non ho paura», «Sfiderò Nordio», etc. L’appuntamento era già stato fissato per mercoledì 5 novembre. Poi lei, proprio quel giorno, accidenti, si doveva insediare come procuratore capo ad Alessandria. Così c’è stato il primo slittamento. Poi ce n’è stato un altro. Poi un altro ancora. E slittamento dopo slittamento lei si è accorto che quel dibattito era meglio non farlo.

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