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Afd vola ma le istituzioni fanno muro. «Partito aggressivo, rischia il divieto»
Frank-Walter Steinmeier (Ansa)
Il presidente tedesco vuole mettere al bando i nazionalisti, che hanno superato la Cdu.

Strano tipo il presidente della Repubblica tedesca: nell’anniversario della caduta del muro di Berlino (il 9 novembre, che però è lo stesso della Repubblica di Weimar e della Notte dei Cristalli), si ricorda anche che c’è un partito che prima tutti avevano sottovalutato e che ora diventa il problema numero uno della Germania. Il presidente si chiama Frank-Walter Steinmeier e quel partito di cattivoni è Alternative für Deutschland. Pare che Afd sia un movimento talmente pericoloso da meritarsi o la messa al bando o un cordone sanitario che ne impedisca qualsiasi incarico di governo. Peccato che negli ultimi sondaggi Afd ha superato la Cdu e oscilla tra il 26 e il 27%. Non solo, nel Meclemburgo-Pomerania e soprattutto in Sassonia-Anhalt, Afd si aggira attorno al 40%: se così fosse il partito guidato da Alice Weidel potrebbe nominare il governatore per scelta degli elettori. A meno che la Corte Costituzionale non la metta al bando. A questo punto la domanda di fondo è: conviene davvero giocare a questo gioco e tenere fuori dalla democrazia Alternative für Deutschland?

Settimo lutto per Afd prima del voto. Ma c’è chi minimizza: «È statistica»
Alice Weidel (Getty Images)
I sovranisti tedeschi perdono l’ennesimo candidato a ridosso delle elezioni locali nel Nordreno Vestfalia. Gli investigatori escludono una regia criminale. E «Focus» scrive: «Tanti partecipanti, decessi in linea».
Tempi dilatati e paracadute anti crisi. Il sistema teutonico vive sull’inciucio
Frank-Walter Steinmeier (Ansa)
Il flop non è stato letale perché la Costituzione concede addirittura 14 giorni di tentativi.
Nei sondaggi come alle elezioni contano solo le opinioni «giuste»
Alice Weidel, leader di AfD (Ansa)
Che si tratti del Papa o di Afd, il sentimento popolare viene sempre manipolato.
vance germania afd
JD Vance (Ansa)
  • Il ministero degli Esteri tedesco risponde a Rubio (che aveva parlato di tirannia mascherata): «La storia ci dice che bisogna fermare l’estrema destra». Rincara la dose il vice Donald, che non gradisce la repressione.
  • Il tycoon: «Se ci impediscono di espellere gli assassini questo Paese è finito». Chiaro il riferimento al giudice texano e agli Stati che ostacolano le politiche della Casa Bianca.

Lo speciale contiene due articoli.

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