
Il resto della centrale è stato restituito a Enel green power. Forza Italia contro il Pd: «Orlando strumentalizza la vicenda per fare polemica sui subappalti».Mentre all’esterno imperversano le polemiche, continuano i lavori alla centrale idroelettrica di Bardi, nel bacino di Suviana, dove dopo il recupero dell’ultimo corpo è iniziata la fase due. Le squadre dei Vigili del fuoco, con l’ausilio delle idrovore, sono all’opera per svuotare i piani -8 e -9 dalla copiosa acqua che ha sommerso i locali. Una volta fuoriuscita, sarà possibile dare il via alla super perizia annunciata dal procuratore capo di Bologna, Giuseppe Amato, per fare luce sull’accaduto (al momento è stato aperto un fascicolo per disastro colposo e omicidio colposo). Ieri mattina, inoltre, è stata condotta un’ispezione esterna della centrale, per individuare eventuali altri danni o pericoli e per programmare le successive attività di ripristino. La magistratura ha messo i sigilli dal piano -7 in giù, mentre il resto della struttura è tornata nella disponibilità di Enel green power. Le condizioni dei feriti, ricoverati in diversi ospedali per le pesanti ustioni riportate, al momento risultano stabili. Nel frattempo, ieri al Corriere della Sera ha parlato Emanuele Santi, un dipendente di Enel green power che stava scendendo all’interno della centrale nel momento in cui gli altri lavoratori avevano avviato il collaudo finito poi in tragedia. «Quando sono arrivato loro stavano già lavorando», racconta l’uomo. «Ho l’abitudine di scendere e andare a salutarli tutti, lo faccio sempre. Qualche volta porto giù anche un caffè. Così sono sceso mentre stavano facendo il collaudo. Ho sentito l’alternatore che faceva questo rumore un po’ anomalo e all’inizio non gli ho dato troppo peso. Poi è andato fuori giri...». «Quando ho capito che non si sarebbe fermato ho cominciato a gridare: via, via tutti, fuori! E sono scappato su». Per chi si trovava al piano -8, quello dell’esplosione, non c’è stato scampo. Lo stesso dicasi per quelli al piano inferiore, il -9, dove c’era la turbina, mentre gli altri, seppure ustionati e intossicati, sono riusciti a fuggire. Uno dei passi decisivi per fare chiarezza sarà l’analisi del sistema Scada, una sorta di «scatola nera» della centrale consegnata immediatamente agli inquirenti grazie alla collaborazione di Enel green power. A breve si attende la nomina, da parte della Procura, dei periti che effettueranno l’esame. Proseguono intanto i botta e risposta sulla questione dei subappalti. Ieri è arrivata la replica di Alessandro Cattaneo, deputato di Forza Italia, alle parole rilasciate a Radio Popolare da Andrea Orlando (Pd), ministro del Lavoro durante il governo dei migliori. «La vicenda di Suviana è un problema di mancata prevenzione, un problema legato all’appalto, ma qui c’è un tema più specifico che è quello delle aziende pubbliche o comunque partecipate e del loro modello di business», ha affermato l’esponente del Pd. «Nel corso degli anni è cresciuto, magari anche ricorrendo a commesse pubbliche, un utilizzo indiscriminato dell’appalto e del subappalto, laddove in passato si utilizzavano modelli organizzativi diversi, sicuramente più sicuri».«Stupiscono le osservazioni del collega deputato del Pd Andrea Orlando sul Codice degli appalti», ha replicato Cattaneo. «Fa quantomeno sorridere che l’ex ministro si lamenti: perché non si è adoperato per cambiare il Codice degli appalti quando era al governo? Ricordiamo bene che era proprio nel periodo in cui è stato mandato il subappalto». «Sorge poi spontanea una seconda domanda», ha aggiunto: «Appaltare ad aziende specializzate come Abb, che conta 50.000 dipendenti, o Siemens che ne ha 90.000, è un errore? O addirittura può essere considerato un reato?». Il forzista ha anche invitato a evitare qualsiasi tipo di strumentalizzazione: «Se vogliamo fare dei passi in avanti dopo certe tragedie», ha dichiarato, «dobbiamo allontanarci dalla strumentalizzazione e dobbiamo ragionare al percorso da attuare per arrivare all’obiettivo di sicurezza assoluta con zero infortuni e zero morti sul lavoro che tutti inseguono».
Il toro iconico di Wall Street a New York (iStock)
Democratici spaccati sul via libera alla ripresa delle attività Usa. E i mercati ringraziano. In evidenza Piazza Affari: + 2,28%.
Il più lungo shutdown della storia americana - oltre 40 giorni - si sta avviando a conclusione. O almeno così sembra. Domenica sera, il Senato statunitense ha approvato, con 60 voti a favore e 40 contrari, una mozione procedurale volta a spianare la strada a un accordo di compromesso che, se confermato, dovrebbe prorogare il finanziamento delle agenzie governative fino al 30 gennaio. A schierarsi con i repubblicani sono stati sette senatori dem e un indipendente affiliato all’Asinello. In base all’intesa, verranno riattivati vari programmi sociali (tra cui l’assistenza alimentare per le persone a basso reddito), saranno bloccati i licenziamenti del personale federale e saranno garantiti gli arretrati ai dipendenti che erano stati lasciati a casa a causa del congelamento delle agenzie governative. Resta tuttavia sul tavolo il nodo dei sussidi previsti ai sensi dell’Obamacare. L’accordo prevede infatti che se ne discuterà a dicembre, ma non garantisce che la loro estensione sarà approvata: un’estensione che, ricordiamolo, era considerata un punto cruciale per gran parte del Partito democratico.
2025-11-10
Indivia belga, l’insalata ideale nei mesi freddi per integrare acqua e fibre e combattere lo stress
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In autunno e in inverno siamo portati (sbagliando) a bere di meno: questa verdura è ottima per idratarsi. E per chi ha l’intestino un po’ pigro è un toccasana.
Si chiama indivia belga, ma ormai potremmo conferirle la cittadinanza italiana onoraria visto che è una delle insalate immancabili nel banco del fresco del supermercato e presente 365 giorni su 365, essendo una verdura a foglie di stagione tutto l’anno. Il nome non è un non senso: è stata coltivata e commercializzata per la prima volta in Belgio, nel XIX secolo, partendo dalla cicoria di Magdeburgo. Per questo motivo è anche chiamata lattuga belga, radicchio belga oppure cicoria di Bruxelles, essendo Bruxelles in Belgio, oltre che cicoria witloof: witloof in fiammingo significa foglia bianca e tale specificazione fa riferimento al colore estremamente chiaro delle sue foglie, un giallino così delicato da sfociare nel bianco, dovuto a un procedimento che si chiama forzatura. Cos’è questa forzatura?
Zohran Mamdani (Ansa)
Nella religione musulmana, la «taqiyya» è una menzogna rivolta agli infedeli per conquistare il potere. Il neosindaco di New York ne ha fatto buon uso, associandosi al mondo Lgbt che, pur incompatibile col suo credo, mina dall’interno la società occidentale.
Le «promesse da marinaio» sono impegni che non vengono mantenuti. Il detto nasce dalle numerose promesse fatte da marinai ad altrettanto numerose donne: «Sì, certo, sei l’unica donna della mia vita; Sì, certo, ti sposo», salvo poi salire su una nave e sparire all’orizzonte. Ma anche promesse di infiniti Rosari, voti di castità, almeno di non bestemmiare, perlomeno non troppo, fatte durante uragani, tempeste e fortunali in cambio della salvezza, per essere subito dimenticate appena il mare si cheta. Anche le promesse elettorali fanno parte di questa categoria, per esempio le promesse con cui si diventa sindaco.
Ecco #DimmiLaVerità del 10 novembre 2025. Il deputato di Sud chiama Nord Francesco Gallo ci parla del progetto del Ponte sullo Stretto e di elezioni regionali.






