2018-10-17
Stop finanziamenti pubblici ai giornali. Nuova Rc auto e sbancati risarciti
Tra le misure che verranno varate dal governo nella nuova legge di bilancio 2019, il promesso esaurimento del fondo per l'editoria. Automobilisti, via al vincolo sul trasferimento delle polizze. Fondo da 1,5 miliardi per le vittime delle crisi del credito. Cancellate le mini cartelle esattoriali.Finalmente il governo ha alzato il velo su tutti i dettagli legati alla legge di bilancio 2019 e al decreto fiscale collegato. Le novità sono moltissime. Decreto fiscale. Nei primi tre punti della nota emessa dal Consiglio dei ministri si entra nel vivo della pace fiscale. Via innanzitutto alla rottamazione ter. Per chi aveva già beneficiato della rottamazione bis e ha versato almeno una rata esiste ora la possibilità di ridefinire il proprio debito con il fisco (relativo al periodo tra il 2000 e il 2017) a condizioni agevolate, tra cui l'esclusione dal pagamento delle sanzioni e degli interessi di mora e la possibilità di rateizzare il pagamento (massimo dieci rate consecutive di pari importo) in cinque anni.Confermata, inoltre la cancellazione automatica di tutti i debiti con il fisco relativi al periodo che va dal 2000 al 2010 di importo residuo fino a 1.000 euro. D'ora in poi, inoltre, le controversie tra contribuenti e fisco dovrebbero essere più facili. Il decreto intende inoltre favorire il ricorso a strumenti digitali anche per la giustizia tributaria. Per questo, oltre all'obbligo di fatturazione elettronica, è previsto l'obbligo di memorizzare e trasmettere telematicamente i corrispettivi pagati.Semplificazione. Per quanto riguarda il mondo del lavoro, il decreto prevede il ricorso alla cassa integrazione straordinaria consentendo la proroga degli ammortizzatori sociali per il 2018 e 2019 per le imprese con più di 100 dipendenti che abbiano problemi occupazionali. La cassa integrazione può essere concessa per 12 mesi per riorganizzazione aziendale e per sei mesi in caso di crisi.Inoltre viene concesso per 12 mesi il trattamento di mobilità in deroga a quei lavoratori che hanno cessato o cessano la mobilità ordinaria o in deroga dal 22 novembre 2017 al 31 dicembre 2018 a condizione che a questi professionisti siano applicate misure di politica attiva. In più viene prevista una riforma dell'Agenzia nazionale per il lavoro, una semplificazione del rapporto biennale del personale, un'altra in materia di imprese dello spettacolo, del deposito dei contratti collettivi, in materia di appalti e della gestione separata. Sviluppo economico. Il decreto contiene inoltre forme di semplificazione per le imprese agroalimentari, una riduzione di oneri per le start up, le Pmi innovative o le imprese, uno snellimento per la costituzione di società di capitali e la creazione di un fondo di venture capital con Cassa depositi e prestiti per investire nelle startup innovative. Si introduce inoltre la norma Bramini a tutela di chi ha debiti nei confronti delle banche, ma allo stesso tempo vanta crediti nei confronti dello Stato.Via anche alle esenzioni in materia di invenzioni dei ricercatori delle università e degli enti pubblici di ricerca e alla creazione di una Rc auto più equa, con eliminazione di vincoli di trasferimento della polizza da un assicuratore a un altro.Salute. Il decreto contiene disposizioni in materia di transazioni con le aziende farmaceutiche per il ripiano della spesa farmaceutica, il commissariamento delle Regioni in piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario, l'istituzione dell'Anagrafe nazionale vaccini e l'istituzione del fondo per ridurre le liste d'attesa.Ferrovie. Con la nuova norma si autorizzano le Ferrovie dello Stato a spendere 40 milioni di euro per il 2018 per finanziare la parte servizi 2016/2021 del contratto di programma tra ministero delle infrastrutture e Ferrovie dello Stato. Per la parte investimenti 2017/2021, invece, si prevede la spesa di 600 milioni per il 2018. Via anche allo stanziamento per il 2018 di 735 milioni destinati al fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. Il decreto prevede anche lo stanziamento di 25 milioni a favore della città di Genova.Crisi bancarie. La prima grande novità del disegno di legge per il triennio 2019-2021 è sicuramente il reddito di cittadinanza, grazie al quale tutti i cittadini dovranno avere un reddito almeno di 780 euro, valore che cresce in base ai componenti della famiglia. Via anche al risarcimento per le vittime delle crisi bancarie con un fondo da 1,5 miliardi.Investimenti. Si stanzieranno 15 miliardi in tre anni per rilanciare gli investimenti pubblici e creare un gruppo di lavoro che valuti i progetti su cui puntare. In più via a una squadra di esperti per la revisione della spesa pubblica.Personale. Il governo stanzierà 500 milioni in modo da assicurare ai cittadini maggiore sicurezza, processi civili e penali più rapidi e una pubblica amministrazione più efficiente. Stampa. Stop graduale ai finanziamenti pubblici per il mondo editoriale e abbattimento delle spese militari pari ai fondi necessari per la riforma dei Centri per l'impiego.Manager innovativi. Cinquanta milioni verranno stanziati per ridurre le liste d'attesa. Inoltre, verrà dato il via all'istituzione del Centro unico di prenotazione digitale nazionale. Previsti sgravi anche per chi arruola manager dell'innovazione. Made in Italy. Nuovi fondi arriveranno per rilanciare il sito Italia.it e via al recupero di circa 2 miliardi (grazie alla revisione della spesa) per riorganizzare la spese pubblica. Servizio civile. La legge di bilancio prevede anche lo stanziamento di 284 milioni per i rinnovi contrattuali di tutto il personale del servizio sanitario nazionale e altri 505 milioni saranno attribuiti alle regioni per le spese farmaceutiche. Inoltre, viene reintrodotta l'incompatibilità tra la carica di commissario alla sanità e ogni incarico istituzionale presso la regione soggetta a commissariamento. In più si incrementa il fondo per il servizio civile.Personale accademico. Il Consiglio dei ministri ha approvato l'autorizzazione ad assumere a tempo indeterminato 553 unità di personale docente per far fronte alle esigenze delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica.