
È online da oggi pomeriggio alle 15 la nuova piattaforma che consente agli appassionati di poter partecipare attivamente alla carriera fuori e dentro il campo dei propri idoli.Il fantacalcio è e continua a essere uno dei giochi che coinvolge sempre più appassionati di calcio di qualunque età. E proprio in questi giorni, per i milioni di tifosi che seguono questo passatempo è arrivata un'importante novità. Si tratta di Starcks, un progetto che vuole sbloccare la potenza dell'engagement tra fan e star, ossia tra i tifosi e i calciatori, attraverso la tecnologia della blockchain, permettendo agli utenti di poter partecipare attivamente alla carriera fuori e dentro il campo dei propri idoli sportivi.In particolare, la nuova piattaforma attraverso il quale sarà possibile giocare al fantacalcio creando una propria squadra digitale e partecipare a tornei online, consente agli utenti di acquistare e scambiare i token delle star dei maggiori campionati del calcio europeo e, grazie a essi, partecipare attivamente al percorso professionale della star, con iniziative e contest riservati. Proprio per questo, Starks ha realizzato una piattaforma 100% made in Italy completa di exchange proprietario in grado di gestire sia il top up, ovvero tutto il processo di conversione da moneta fiat (euro) a digital asset, che il meccanismo di scambio degli asset tra gli utenti una volta effettuato il listing dei vari token. Il tutto con la protezione e la certificazione delle transazioni garantita dalla blockchain e secondo il massimo rispetto di tutte le norme nazionali ed europee. Anche la Tokenomics del progetto, realizzata appositamente per Starcks da WDA, Venture Builder specializzato nel web 3.0, riflette l’intento di creare valore per gli utenti. Il minting dello Star Token è infatti limitato da un hard cap a 1.000.000.000 di token. La quota disponibile alla vendita massima è invece di 400.000.000. Il progetto ideato da Emanuele Floridi insieme al procuratore Alessandro Moggi è stato pensato e sviluppato per permettere ai tifosi di partecipare attivamente alla carriera dei calciatori. Si potranno acquistare e scambiare i token digitali, ognuno dei quali fa riferimento a un calciatore e ai quali sarà assegnato un punteggio in base alle prestazioni durante le partite. «In un settore come quello del calcio che ha sempre più bisogno di risorse fresche, la possibilità di trasferire una parte della quota del cartellino del calciatore attraverso specifici token, è qualcosa che potrebbe rivoluzionare l'intero ecosistema. In questo modo tutti i tifosi potrebbero contribuire ai successi del proprio club acquistando una quota dei loro campioni» ha spiegato Floridi.A commentare l'iniziativa, attraverso un post pubblicato sulla sua pagina Instagram, ci ha pensato anche Alessandro Moggi: «Finalmente dopo mesi di lavoro e sviluppo io e Ciro Immobile possiamo raccontarvi il progetto immaginato con Emanuele Floridi, Starks» - si legge - «Cosa fa Starcks è semplice: crea un legame unico tra appassionati di calcio e calciatori, avvicinandoli sempre di più e proteggendo i fan 3.0 attraverso la blockchain. Come lo fa è molto divertente: un algoritmo proprietario che si aggiorna settimanalmente con le performance sul campo dei giocatori aiuta i fan in possesso dello starplayertoken a vincere insieme ai propri campioni. I fan tra di loro possono scambiarsi i token all’interno della community ma anche accedere alla starexperience!».Tra i calciatori che hanno già aderito a questa iniziativa, oltre al capitano della Lazio Ciro Immobile, scelto come testimonial, ci sono anche l'attaccante del West Ham Gianluca Scamacca, il terzino della Juventus Mattia De Sciglio, il centrocampista del Sassuolo Davide Frattesi, l'attaccante della Fiorentina Nico Gonzalez, il terzino della Roma, oggi in prestito al Basilea, Riccardo Calafiori e il difensore del Sassuolo Riccardo Marchizza.
Nadia e Aimo Moroni
Prima puntata sulla vita di un gigante della cucina italiana, morto un mese fa a 91 anni. È da mamma Nunzia che apprende l’arte di riconoscere a occhio una gallina di qualità. Poi il lavoro a Milano, all’inizio come ambulante e successivamente come lavapiatti.
È mancato serenamente a 91 anni il mese scorso. Aimo Moroni si era ritirato oramai da un po’ di tempo dalla prima linea dei fornelli del locale da lui fondato nel 1962 con la sua Nadia, ovvero «Il luogo di Aimo e Nadia», ora affidato nelle salde mani della figlia Stefania e dei due bravi eredi Fabio Pisani e Alessandro Negrini, ma l’eredità che ha lasciato e la storia, per certi versi unica, del suo impegno e della passione dedicata a valorizzare la cucina italiana, i suoi prodotti e quel mondo di artigiani che, silenziosi, hanno sempre operato dietro le quinte, merita adeguato onore.
Franz Botrè (nel riquadro) e Francesco Florio
Il direttore di «Arbiter» Franz Botrè: «Il trofeo “Su misura” celebra la maestria artigiana e la bellezza del “fatto bene”. Il tema di quest’anno, Winter elegance, grazie alla partnership di Loro Piana porterà lo stile alle Olimpiadi».
C’è un’Italia che continua a credere nella bellezza del tempo speso bene, nel valore dei gesti sapienti e nella perfezione di un punto cucito a mano. È l’Italia della sartoria, un’eccellenza che Arbiter celebra da sempre come forma d’arte, cultura e stile di vita. In questo spirito nasce il «Su misura - Trofeo Arbiter», il premio ideato da Franz Botrè, direttore della storica rivista, giunto alla quinta edizione, vinta quest’anno da Francesco Florio della Sartoria Florio di Parigi mentre Hanna Bond, dell’atelier Norton & Sons di Londra, si è aggiudicata lo Spillo d’Oro, assegnato dagli studenti del Master in fashion & luxury management dell’università Bocconi. Un appuntamento, quello del trofeo, che riunisce i migliori maestri sarti italiani e internazionali, protagonisti di una competizione che è prima di tutto un omaggio al mestiere, alla passione e alla capacità di trasformare il tessuto in emozione. Il tema scelto per questa edizione, «Winter elegance», richiama l’eleganza invernale e rende tributo ai prossimi Giochi olimpici di Milano-Cortina 2026, unendo sport, stile e territorio in un’unica narrazione di eccellenza. A firmare la partnership, un nome che è sinonimo di qualità assoluta: Loro Piana, simbolo di lusso discreto e artigianalità senza tempo. Con Franz Botrè abbiamo parlato delle origini del premio, del significato profondo della sartoria su misura e di come, in un mondo dominato dalla velocità, l’abito del sarto resti l’emblema di un’eleganza autentica e duratura.
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A rischiare di cadere nella trappola dei «nuovi» vizi anche i bambini di dieci anni.
Dopo quattro anni dalla precedente edizione, che si era tenuta in forma ridotta a causa della pandemia Covid, si è svolta a Roma la VII Conferenza nazionale sulle dipendenze, che ha visto la numerosa partecipazione dei soggetti, pubblici e privati del terzo settore, che operano nel campo non solo delle tossicodipendenze da stupefacenti, ma anche nel campo di quelle che potremmo definire le «nuove dipendenze»: da condotte e comportamenti, legate all’abuso di internet, con giochi online (gaming), gioco d’azzardo patologico (gambling), che richiedono un’attenzione speciale per i comportamenti a rischio dei giovani e giovanissimi (10/13 anni!). In ordine alla tossicodipendenza, il messaggio unanime degli operatori sul campo è stato molto chiaro e forte: non esistono droghe leggere!
Messi in campo dell’esecutivo 165 milioni nella lotta agli stupefacenti. Meloni: «È una sfida prioritaria e un lavoro di squadra». Tra le misure varate, pure la possibilità di destinare l’8 per mille alle attività di prevenzione e recupero dei tossicodipendenti.
Il governo raddoppia sforzi e risorse nella lotta contro le dipendenze. «Dal 2024 al 2025 l’investimento economico è raddoppiato, toccando quota 165 milioni di euro» ha spiegato il premier Giorgia Meloni in occasione dell’apertura dei lavori del VII Conferenza nazionale sulle dipendenze organizzata dal Dipartimento delle politiche contro la droga e le altre dipendenze. Alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a cui Meloni ha rivolto i suoi sentiti ringraziamenti, il premier ha spiegato che quella contro le dipendenze è una sfida che lo Stato italiano considera prioritaria». Lo dimostra il fatto che «in questi tre anni non ci siamo limitati a stanziare più risorse, ci siamo preoccupati di costruire un nuovo metodo di lavoro fondato sul confronto e sulla condivisione delle responsabilità. Lo abbiamo fatto perché siamo consapevoli che il lavoro riesce solo se è di squadra».





