Testimoni svaniti e assoluzioni in Algeria: l'inchiesta Eni in Nigeria in marcia verso flop

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Testimoni svaniti e assoluzioni in Algeria: l'inchiesta Eni in Nigeria in marcia verso flop
Ansa
  • Il 29 gennaio ci sarà l'ultima udienza del processo sul giacimento nigeriano Opl-245 dove sarebbe circolata una tangente da un miliardo di dollari. L' amministratore delegato Claudio Descalzi è indagato per corruzione internazionale. C'è attesa per sapere se il testimone chiave Isaac Chinonyerem Eke questa volta si presenterà. Ma intanto in un altro filone di indagini, quello algerino con una presunta mazzetta da 197 milioni di dollari, la corte di appello ha assolto tutti spiegando che «il fatto non sussiste».
  • A Lagos e dintorni è tutto fermo. Mentre i dirigenti italiani che trattarono l'operazione sono finiti sotto processo, quelli di Shell sono usciti dall'azienda e si sono rifatti una vita professionale.

Lo speciale contiene due articoli

Mentre la case europee chiudono le catene di montaggio in nome del Green deal per sopperire all’inquinamento asiatico, i gruppi di Pechino fanno il record di vendite di vetture tradizionali. L’elettrico da noi non sfonda e Xi l’ha capito prima di Ursula.
Dopo la Champions, Champs Élysées al rogo
Tifosi del Paris Saint-Germain (Getty)
A Parigi, orde di «tifosi» provenienti dalle periferie festeggiano la finale raggiunta dal Psg incendiando auto e devastando vetrine. Emmanuel Macron, che pensa solo a imbellettarsi davanti agli occhi dei leader stranieri, dimentica la sicurezza interna. E questi sono i risultati.
Bollano Afd, ma da Londra a Berlino il mantra è «respingere i migranti»
Alice Weidel (Ansa)
  • Le solite anime belle accusano il partito tedesco di odio e discriminazione nei confronti dei «poveri» stranieri. Peccato che lo stesso Friederich Merz e i suoi amici europei siano i primi a promuovere linee assai dure sull’accoglienza.
  • intanto, in Italia, nonostante l’ordine di Matteo Piantedosi, l’uomo che insultò Giorgia Meloni e Matteo Salvini può rimanere qui: «Non è pericoloso». Così le toghe trasformano decreti ministeriali in fogli inutili.

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Da Mosca l’avvertimento di Xi e Putin: «Usa ostili, uniti li contrasteremo»
Xi Jinping e Vladimir Putin (Ansa)
  • L’incontro tra i due leader in occasione del Giorno della vittoria è servito per lanciare un messaggio chiaro: l’unilateralismo statunitense, per loro, è concluso. Firmati oltre 20 memorandum di cooperazione bilaterale.
  • Ucraina e Russia non rispettano lo stop annunciato dal Cremlino, che alza la posta dei territori da annettere per parlare di pace. «No» dell’Ungheria ad altri aiuti a Kiev.

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