2023-06-23
Gli spari alla prof valgono un 9 in condotta
Promossi gli studenti di Rovigo che avevano colpito la docente e diffuso il video in rete: hanno avuto «un buon rendimento». Bocciato invece il ragazzo che ha pugnalato l’insegnante ad Abbiategrasso, però la famiglia ha presentato un ricorso al Tar.Spari alla prof? Sei promosso. Dall’istituto Viola Marchesini di Rovigo arriva questa bella lezione per tutti gli studenti d’Italia: se entrate in classe con una pistola ad aria compressa e la puntate contro l’insegnante di scienza; se aprite il fuoco su di lei; se la colpite una prima volta, poi vi mettete a ridere e quindi la colpite una seconda volta vicino all’occhio, rischiando di comprometterle la vista; se naturalmente filmate tutta la vostra impresa e la pubblicate sui social con la complicità dell’intera classe; se venite denunciati per lesioni personali e atti persecutori e ovviamente nemmeno vi sognate di chiedere scusa all’insegnante, ebbene, se fate tutto questo, siate felici perché siete promossi. Bene, bravi, 7+. Anzi: bene, bravi e 9 in condotta. E qualcuno a questo punto potrebbe persino lamentarsi: perché soltanto 9? Ovvio: la prossima volta questi studenti mirino meglio e accechino l’insegnante per davvero. Siamo certi che scatterà automaticamente il 10. L’episodio risale all’11 ottobre del 2022. Uno studente dell’Itis Viola Marchesini di Rovigo porta in classe una pistola. Altri due organizzano l’agguato alla docente. Uno spara, uno filma. Una prima raffica, poi l’altra. Tutta la classe partecipa compiaciuta. La professoressa Maria Cristina Finatti aspetta mesi che qualcuno le chieda scusa. Non accade. Anzi, il video continua a girare. Non smettono di vessarla. Di umiliarla. Così a gennaio sporge denuncia nei confronti dell’intera classe. Risultato: nessun provvedimento. A quanto pare gli studenti che hanno sparato non sono stati nemmeno sospesi, o meglio: la sospensione è stata decisa ma non applicata. Poi è arrivata la fine dell’anno. Scrutinio. Promozione. «Il ragazzo aveva la media dell’8», ha detto l’avvocato difensore. Un alunno modello, si capisce. Ogni tanto prende a pistolettate chi sta in cattedra, ma che ci possiamo fare? Vorrete mica rovinargli la media soltanto per una bazzecola del genere? Nove in condotta e via. Così la media si alza pure. Proprio una bella pagella. Da festeggiare. Magari al poligono di tiro, con le facce degli insegnanti al posto dei bersagli. Così il messaggio sarà più chiaro. «Non è stata prevista bocciatura né sospensione basata sul voto di comportamento», ha spiegato il provveditore scolastico di Padova e Rovigo, Roberto Natale. «Si è preferito un percorso educativo interno». Ora, a parte il fatto che ci permettiamo di avanzare qualche dubbio sui percorsi educativi interni di un istituto in cui gli insegnanti vengono presi a pallettate nel silenzio generale, ci resta un dubbio fondamentale: se sparando al professore si prende 9 in condotta, ma che diavolo bisogna fare per prendere 7? O 6? O 5? Per farsi bocciare? Bisogna torturare l’insegnante con le tecniche dei vietcong? Seppellirlo nelle cantine in compagnia di un paio di dobermann affamati? Immolarlo su una pira di fuoco dopo avergli strappato le unghie delle mani e dei piedi? Diteci: che cosa bisogna fare per dare un senso al voto di condotta? O dobbiamo considerarlo, di fatto, abolito? «Ha avuto un buon rendimento, siamo soddisfatti per lui», ha detto l’avvocato di uno dei due ragazzi al Corriere Veneto. E anche questo è singolare: è soddisfatto. Il buon rendimento. Ma rendimento in cosa? Nel tiro alla professoressa? Nuova specialità olimpica? Ammettiamo anche che lo studente in questione non sia un asino: ma può essere buono il rendimento di chi, a scuola, non ha imparato le minime regole della disciplina e della convivenza civile? Come si può essere soddisfatti di uno che studia la matematica e poi spara all’insegnante? Il rendimento scolastico è importante, tante volte l’abbiamo detto: ma può forse cancellare il comportamento? In altre parole: se uno studia a memoria la Divina commedia può squartare l’insegnante di italiano? Se uno non sbaglia gli esercizi di algebra può liberamente strangolare la prof di matematica? E tutto questo nella soddisfazione dell’adulto di turno, avvocato o genitore che sia, che ripete: «Ha avuto un buon rendimento, siamo soddisfatti per lui»? Lo scorso maggio ad Abbiategrasso uno studente del liceo scientifico Alessandrini ha accoltellato e mandato all’ospedale la sua insegnante di italiano. L’istituto lombardo, a differenza di quello di Rovigo, ha preso una decisione che appare il minimo sindacale della disciplina scolastica: esclusione dagli scrutini, bocciatura e espulsione. Ma i genitori sono insorti. Ovvio, no? Se passa l’idea che chi spara prende nove in condotta perché chi accoltella viene bocciato? Infatti la famiglia dell’accoltellatore annuncia battaglie legali e strepita scandalizzata: «Ma come? Lo bocciano? Come è possibile? Aveva 9 in fisica e 8 in matematica…». Come se prendendo 9 in fisica e 8 in matematica si potesse accoltellare il professore e continuare a far finta di niente. «Che fai? Ammazzi l’insegnante?» «Sì, ma ho 10 in storia». «Ah, allora fai pure». La decisione assurda dell’Itis di Rovigo sembra confermare questa folle tendenza, che è l’ultimo passo autodistruttivo della scuola italiana. Il ministro Valditara, con una nota, si è detto sorpreso e ha chiesto una «relazione dettagliata». E vabbeh, la relazione dettagliata. Ma se non si interviene al più presto avremo generazioni di studenti convinti che si può prendere 9 in condotta sparando in classe con una pistola ad aria compressa. E, ovviamente, 10 se si spara con una pistola vera.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.