I luoghi comuni contro la mascolinità non sono la soluzione alla violenza

I luoghi comuni contro la mascolinità non sono la soluzione alla violenza
Gino Cecchettin (Imagoeconomica)
Per Gino Cecchettin i corsi sull’affettività andrebbero fatti a ogni età per sradicare il «patriarcato». Ma chi decide chi è titolato a parlare? Inoltre, le sparate su gender e virilità tossica rischiano di fare più danni che altro.

Dice Matteo Salvini, e a ragione, che «è fondamentale che chi insegna ai nostri figli invece di portare in classe le ideologie gender e schifezze simili possa insegnare il rispetto, la buona educazione, i doveri, la Costituzione». E di certo la nuova norma sul consenso informato nelle scuole voluta da Giuseppe Valditara contribuirà a dare qualche tutela in più alle famiglie. Tuttavia la sensazione, non gradevolissima, è che qui non si riesca mai ad andare fino in fondo alle faccende capitali, che ci si debba fermare a metà per timore di esporsi troppo, di essere criticati ferocemente (cosa che comunque, a scanso di equivoci, avviene in ogni caso). Dal ddl in questione è stato tolto il divieto di portare l’educazione sessuale alle scuole medie, e il ministro dell’Istruzione ci tiene a rimarcare che «l’educazione sessuale, come ho sempre detto, continua e continuerà a essere insegnata nelle nostre scuole a tutti i livelli. L’educazione all’affettività non è minimamente toccata da questo disegno di legge, anzi siamo stati noi i primi a introdurla».

Nel 2025 la Bce ha tagliato di 1 punto gli interessi, ma i prestiti casa sono diventati più cari. Su un fisso (9 su 10 lo preferiscono al variabile) da 150.000 euro a 25 anni il salasso è di 600 euro all’anno. Motivo? I mercati non credono possano esserci altre sforbiciate.

La Bce taglia i tassi o comunque non li aumenta e i mutui per comprare casa sono sempre più cari. È questo il paradossale fenomeno con il quale devono fare i conti le famiglie italiane che hanno deciso di indebitarsi pur di coronare il sogno di una vita: l’abitazione di proprietà. Tanto per intenderci: nel 2025, la Banca Centrale Europea ha limato per quattro volte il costo del denaro portandolo dal 3 al 2%. Si poteva sperare in qualcosa in più soprattutto con un Europa che cresce a ritmi lentissimi e con un’inflazione tutto sommato stabile, ma tant’è.

(Arma dei Carabinieri)

Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Salvatore Luongo assieme al ministro della Difesa Guido Crosetto hanno presentato all'Auditorium Parco della Musica di Roma, il Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri edizione 2026.

Giunto alla sua 93ª edizione, il Calendario Storico si conferma uno dei prodotti editoriali più apprezzati e collezionati: oltre 1.200.000 copie stampate, traduzioni in otto lingue — inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese, giapponese, cinese e arabo. Versioni anche in sardo e friulano.

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Dal battaglione Azov trattato coi guanti ai numeri sul Covid dati a casaccio, fino a film e videogiochi spacciati per la realtà.

«Anche una notizia non data è una fake news», ha scritto Elon Musk sul suo X. Dovessimo prenderlo alla lettera, gran parte dello scenario informativo italiano, spesso fatto di omissioni e bufale non smentite, potrebbe finire nel calderone delle fake news: un mondo parallelo dove la verità non corrisponde più alla realtà. Basti pensare a come buona parte della stampa italiana ha trattato le notizie su pandemia, guerra e clima.

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