2025-04-22
Snelle e sobrie, pronte le esequie «da cristiano» per Papa Francesco
Niente catafalco, una sola bara, sepoltura fuori dal Vaticano. Il rito rivisto dal gesuita.È stato il cardinale Camerlengo, Kevin Farrell, ad annunciare ieri la morte del Papa. A lui è toccata anche la «constatazione della morte» del Pontefice, mentre la «deposizione della salma nella bara» è avvenuta in serata nella Cappella di Santa Marta, seguendo le modifiche che lo stesso Francesco aveva introdotto, per snellire le «esequie pontificie», approvando nel 2024 l’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis.Secondo le nuove regole, la constatazione del decesso va fatta in pubblico. Sono abolite le tre bare di cipresso, piombo e rovere (ne resta una) e il tradizionale catafalco. Il rito rinnovato, secondo monsignor Diego Ravelli, maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, dovrebbe evidenziare «che le esequie del Romano Pontefice sono quelle di un pastore e discepolo di Cristo» e non quelle «di un potente di questo mondo». Lo spirito delle esequie dunque sarà quello della «semplificazione» e della «pastoralità», dimensioni care al Pontefice defunto. Anche nei titoli per indicare il Papa ci si limiterà agli «appellativi di Papa, di Episcopus e di Pastor», mentre nelle rubriche dell’Ordo rinnovato rimane ancora l’espressione cattolica tradizionale di «Romanus Pontifex».La salma di papa Francesco percorrerà comunque, come da tradizione, le tre classiche «stazioni»: la casa del defunto (Santa Marta), la Basilica di san Pietro, per la venerazione del popolo di Dio, e infine il luogo della definitiva sepoltura (Santa Maria Maggiore). Però, durante l’esposizione della salma «non sarà posto accanto alla bara il pastorale papale».Secondo il Dicastero per il culto divino, la «struttura interna delle stazioni e dei testi» sono stati rivisti «alla luce dell’esperienza maturata con le esequie di San Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI», e anche secondo l’attuale «sensibilità teologica ed ecclesiale».Contrariamente ai suoi immediati predecessori, tumulati nelle «Grotte vaticane», papa Francesco ha deciso di essere sepolto fuori dallo Stato vaticano, nella basilica prediletta dal Papa che ospita le reliquie della «povera mangiatoia» in cui fu posto Gesù, oltre ai corpi di vari illustri Pontefici, come San Pio V. Del resto in epoca contemporanea, vollero essere sepolti fuori dal Vaticano, anche Pio IX (1878) presso San Lorenzo al Verano e Leone XIII (1903) nella basilica di San Giovanni in Laterano.Oggi si terrà la prima Congregazione generale dei cardinali residenti a Roma e si deciderà la data della traslazione della salma in san Pietro e il giorno dei funerali, celebrati dall’anziano cardinal Re (91 anni), in quanto Decano del Collegio.Secondo le ipotesi più accreditate, la traslazione avverrà domani e i funerali si terranno entro domenica 27 aprile, così da dare la possibilità ai fedeli del mondo intero di venire a Roma per omaggiare il Santo Padre.