Colpito alla testa con un calcio, l'uomo ha perso i sensi. La polizia: «C'era folla ostile».
Colpito alla testa con un calcio, l'uomo ha perso i sensi. La polizia: «C'era folla ostile». Un uomo di pelle bianca è stato brutalmente aggredito a Portland, negli Stati Uniti, durante quella che avrebbe dovuto essere una protesta pacifica, a supporto del movimento Black Lives Matter. Benché le dinamiche dell'incidente non siano state chiarite con certezza, due video registrati sulla scena sono concorsi a delineare la violenza di un attacco all'apparenza gratuito. Domenica pomeriggio, qualche isolato più in là dal cuore della manifestazione, organizzata in fronte al palazzo di giustizia, un furgone ha preso ad essere seguito da un gruppo di persone. Il veicolo si è presto schiantato sul marciapiede, all'incrocio tra la Southwest Taylor Street e la Southwest Broadway. Allora, sembra che l'uomo al volante abbia lasciato il posto di guida per affrontare i manifestanti. È stato circondato e percosso, scaraventato a terra e infine colpito con un violento calcio alla testa, che lo ha reso incosciente. «Il verbale dice che un gruppo di persone ha cercato di seguire il furgone prima che questo andasse a sbattere per aggredire poi l'uomo al volante», ha dichiarato il sergente Kevin Allen al Washington Post, spiegando come l'autista sia stato «trasportato all'ospedale con ferite gravi». Cosa abbia determinato l'aggressione, Allen non ha potuto stabilirlo con precisione. Ma lunedì pomeriggio, a ventiquattro ore dall'accaduto, fonti di polizia hanno rivelato come l'attacco possa essere legato ad un tentativo di rapina. «La vittima potrebbe aver cercato di aiutare una donna transgender, alla quale sono stati sottratti dei beni personali», hanno detto gli investigatori, che pur non sono riusciti ad identificare la donna né a mettersi in contatto con lei. La versione del video diffuso online da diversi giornalisti locali non è, però, l'unica registrata sulla dinamica dell'incidente. Qualcuno dei presenti, su Twitter, ha sostenuto che l'uomo al volante del furgone abbia cercato volontariamente di investire i protestanti. Tesi, questa, che tuttavia non ha trovato alcun supporto nelle prove raccolte delle autorità. Qualcun altro sostiene, invece, che l'aggressione sia frutto di un clima esasperato, cui un estremista di destra avrebbe inferto il colpo fatale. Nel weekend, un fanatico sarebbe arrivato a Portland con l'intenzione manifesta di fare fuoco sui manifestanti. La polizia non ha commentato l'indiscrezione né ha ritenuto di dover connettere gli episodi. Il Sergente Allen ha, però, riferito al Washington Post l'effettiva esistenza di una tensione nell'aria. Quando le autorità sono arrivate sulla scena dell'incidente, si sono trovate a fronteggiare «una folla ostile», ha spiegato il rappresentante delle forze dell'ordine, dichiarando fuori pericolo di vita la vittima. Per quanto gravi siano le ferite riportate dall'uomo, oggi ricoverato all'ospedale di Portland, i medici non hanno ritenuto di dover temere per la sua sopravvivenza.
I tagli del governo degli ultimi anni hanno favorito soprattutto le fasce di reddito più basse. Ora viene attuato un riequilibrio.
Man mano che si chiariscono i dettagli della legge di bilancio, emerge che i provvedimenti vanno in direzione di una maggiore attenzione al ceto medio. Ma è una impostazione che si spiega guardandola in prospettiva, in quanto viene dopo due manovre che si erano concentrate sui percettori di redditi più bassi e, quindi, più sfavoriti. Anche le analisi di istituti autorevoli come la Banca d’Italia e l’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) tengono conto dei provvedimenti varati negli anni passati.
Maurizio Landini (Ansa)
La Cgil proclama l’ennesima protesta di venerdì (per la manovra). Reazione ironica di Meloni e Salvini: quando cade il 12 dicembre? In realtà il sindacato ha stoppato gli incrementi alle paghe degli statali, mentre dal 2022 i rinnovi dei privati si sono velocizzati.
Sembra che al governo avessero aperto una sorta di riffa. Scavallato novembre, alcuni esponenti dell’esecutivo hanno messo in fila tutti i venerdì dell’ultimo mese dell’anno e aperto le scommesse: quando cadrà il «telefonatissimo» sciopero generale di Landini contro la manovra? Cinque, dodici e diciannove di dicembre le date segnate con un circoletto rosso. C’è chi aveva puntato sul primo fine settimana disponibile mettendo in conto che il segretario questa volta volesse fare le cose in grande: un super-ponte attaccato all’Immacolata. Pochi invece avevano messo le loro fiches sul 19, troppo vicino al Natale e all’approvazione della legge di Bilancio. La maggioranza dei partecipanti alla serratissima competizione si diceva sicura: vedrete che si organizzerà sul 12, gli manca pure la fantasia per sparigliare. Tant’è che all’annuncio di ieri, in molti anche nella maggioranza hanno stappato: evviva.
Nel riquadro in alto l'immagine dei postumi dell’aggressione subìta da Stephanie A. Nel riquadro in basso un frame del video postato su X del gambiano di 26 anni che l'ha aggredita (iStock)
L’aggressore è un gambiano con una lunga fila di precedenti, però si era visto accordare la protezione speciale per restare in Italia. I clandestini sono 50 volte più pericolosi, ma sinistra e magistrati legano le mani agli agenti.
Vittime sacrificali di criminali senza pietà o effetti collaterali della «inevitabile» migrazione di massa? In questo caso il grande abbraccio che tanto intenerisce la Cei si concretizza con un pugno, una bottigliata, un tentativo di strangolamento, qualche calcione mentre era a terra, sputi, insulti. «Mi diceva che mi avrebbe ammazzata», scrive sui social Stephanie A., modella di origini brasiliane, aggredita lunedì sera nello scompartimento di un treno regionale Trenord della linea Ponte San Pietro-Milano Garibaldi, nella zona di Arcore. La giovane ha postato gli scatti dei colpi subìti ma anche alcune foto che ritraggono l’aggressore, fondamentali per identificarlo. Il suo appello non è caduto nel vuoto.
Per la sinistra, il crimine aumenta a causa dei tagli alle forze dell’ordine. Il governo ha assunto uomini, però polizia e carabinieri hanno le mani legate. Mentre le toghe usano i guanti di velluto con facinorosi e stranieri.
Ogni giorno ha la sua rapina e la sua aggressione. La maggior parte delle quali fatte da clandestini. L’ultima è quella compiuta da uno straniero su un treno lombardo ai danni di una modella. Ma nonostante l’evidenza dei fatti c’è ancora chi si arrampica sugli specchi per negare la realtà. Non sono bastati gli ultimi dati del ministero dell’Interno, che mostrano un aumento dei reati commessi da immigrati quasi sempre senza permesso di soggiorno o addirittura con in tasca un foglio di espulsione dal Paese.





