2018-10-26
Tramontati i commissari interni, la Consob è nel mirino dei bocconiani
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Continua lo stallo sulle nomine Rai, ma soprattutto non c'è ancora una quadra sull'Antitrust e sull'organo che sorveglia i mercati e la Borsa. Al posto di Mario Nava circolano i nomi di Donato Masciandaro e Alberto Dell'Acqua. Questi ultimi professori e laureati all'università milanese come Giancarlo Giorgetti, Massimo Garavaglia e Davide Casaleggio.Mentre non diminuiscono le tensioni sulla manovra economica, all'interno della maggioranza di governo continuano le divergenze sulle nomine nei telegiornali Rai, ma soprattutto sui ricambi in Antitrust e Consob. Se negli ultimi giorni è stato finalmente nominato Enzo Vecciarelli come capo di stato maggiore della Difesa - al posto di Claudio Graziano da novembre presidente del Comitato militare dell'Unione europea - sulle nostre autority proseguono trattative serrate tra Lega e 5 Stelle. Sulla prima, l'autorità garante della concorrenza e del mercato, la partita è aperta. La scorsa settimana è scaduto il termine per le candidature arrivate ai presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Elisabetta Casellati. Sono in tanti a essersi proposti per sostituire Giovanni Pitruzzella. Tra questi l'ex vicepresidente del Csm Giovanni Legnini, che trova sponde in Forza Italia e nel Partito Democratico ma soprattutto nel presidente della Repubblica Sergio Mattarella, come Marina Tavassi, presidente della Corte di appello di Milano. A quanto pare quest'ultimo nome sarebbe gradito soprattutto al centrodestra, cioè Lega e azzurri. Ma sull'Antitrust volteggia da tempo il nome di un tecnico del Mef, da tempo nel mirino dei 5 Stelle.Stiamo parlando di Roberto Garofoli, capo di gabinetto del ministero dell'Economia, già in carica con Pier Carlo Padoan e rimasto con Giovanni Tria. A quanto pare Garofoli aspirerebbe da tempo al ruolo di numero uno dell'autorità garante della concorrenza. Secondo i ben informati il 30 maggio scorso, pochi giorni prima dell'arrivo del governo gialloblu a palazzo Chigi, il Tesoro ha sostituito il proprio membro nel collegio dei revisori dell'Antitrust. Al posto di Michela Guarino è arrivata Valentina Gemignani, nel 2015 capo di gabinetto di Garofoli al Mef. In pratica se il numero uno di via XX settembre, tanto odiato dal portavoce di Conte Rocco Casalino, dovesse spuntarla si ritroverebbe una sua storica collaboratrice a giudicare il suo operato. Eppure, l'addio di Garofoli dalle stanze del Tesoro potrebbe forse tranquillizzare gli animi sempre più in guerra dei grillini e sbloccare la situazione in Consob. L'organo che controlla il funzionamento delle borse e dei mercati, più che mai essenziale in questa fase di instabilità con lo spread oltre i 300 punti base, attende da più di 40 giorni un sostituto, dopo che Mario Nava decise di rassegnare le dimissioni all'inizio di settembre. In questi mesi si è mosso qualcosa, ma solo in questi giorni la partita sembra entrare nel vivo. La Lega di Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti vedrebbe bene su quella poltrona Alberto Dell'Acqua, professore di Financial Management and Corporate Banking della Bocconi di Milano. Dell'Acqua è molto stimato in ambito accademico e politico. Non solo. Dell'Acqua fa parte di quel giro bocconiano da dove arrivano anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giorgetti, il viceministro dell'Economia Massimo Garavaglia e persino il fondatore del Movimento 5 Stelle Davide Casaleggio. Tra i grillini la questione è dibattuta, Da un lato si continua a perorare la causa di Marcello Minenna, già in Consob, già assessore della giunta di Virginia Raggi a Roma e sostenuto soprattutto dalla pentastellata Carla Ruocco, presidente della commissione finanze alla Camera. Ma c'è chi invece propende per la nomina di Donato Masciandaro, anche lui professore in Bocconi, proprio come Dell'Acqua. In pratica tramontata l'ipotesi dei commissari interni Giuseppe Maria Berruti e Paolo Ciocca, ora i partiti iniziano finalmente a discutere. Sulla Rai qualcosa sembra smuoversi. Anche se Il nodo non è ancora sciolto. Lega ed M5s starebbero ancora trovando un accordo sulla lista nomi da presentare al consiglio di amministrazione per il rinnovo delle direzioni dei tg e di rete. In attesa che l'accordo venga raggiunto, la convocazione del Consiglio – in realtà prevista per questa settimana – è slittata. Il Presidente di Viale Mazzini Marcello Foa ha fatto slittare la convocazione. I nomi che circolano sono sempre gli stessi e non è detto che alla fine possano cambiare. Da Federica Sciarelli per il Tg1, a cui si aggiunge ora il nome del caporedattore Giuseppe Carboni, caporedattore. Ma c'è pure chi parla di Giuseppina Paterniti, già inviata del Tg3 a Bruxelles. Incerta anche la situazione di Gennaro Sangiuliano, attuale vice del Tg1 e nei giorni scorsi dato per sicuro al Tg2. Si aspetta. Forse finito il balletto sulla manovra economica inizieranno a diradarsi le nebbie nella maggioranza per sciogliere le altre poltrone.
Giancarlo Giorgetti (imagoeconomica)