2020-01-11
Sei anni fa gli tolsero i figli, assolti: «Nessun abuso»
Finisce troppo tardi l'agonia di due genitori accusati da una comunità per minori di Varese di violenza sessuale e riti satanici. Altro che gli «Angeli e i demoni» di Bibbiano: le sette sataniche, ormai, spuntano ovunque. Il tribunale di Monza ha appena assolto con formula piena un padre e una madre dall'accusa di avere abusato sessualmente dei loro due figli, costringendoli a riti diabolici. Il processo era iniziato sei anni fa per la denuncia degli operatori di una comunità vicino a Varese, dove i due bambini - un maschio e una femmina allora di 8 e 2 anni - erano stati collocati dal tribunale dei minori di Milano per presunti maltrattamenti ed erano in cura per una grave patologia. «Per quella», ha spiegato l'avvocato Maurizio Bono, difensore del padre, «i bimbi erano sotto costante controllo medico: le perizie hanno categoricamente escluso abusi e maltrattamenti, accertando che la malattia ha influenzato anche la capacità di racconto e di percezione dei minori».Alle orge avrebbero preso parte anche uno zio, una nonna e perfino estranei. Al processo una delle operatrici aveva testimoniato di aver saputo dai due bimbi che si riunivano con gli adulti, vestiti di rosso, attorno a un fuoco: qui si svolgeva il rito e avvenivano gli abusi. Per sei anni il tribunale ha vietato ai genitori di vedere i figli, affidati alla stessa comunità. Oggi, forse, l'inferno comincia a finire: «Stiamo valutando un esposto contro gli operatori», ha annunciato l'avvocato. Intanto, però, la nonna è morta. Mentre dello zio, per competenza territoriale, si occupa un altro tribunale. Non è dato sapere se nella vicenda di Monza abbia avuto un ruolo qualcuno degli indagati di Bibbiano, il paesino vicino a Reggio Emilia dell'inchiesta «Angeli e demoni», che a 28 indagati contesta reati gravi, dall'allontanamento illecito di bambini alla frode giudiziaria. Valentina Salvi , il pm, chiuderà le indagini in pochi giorni: passerà poi alle richieste di rinvio a giudizio. La pm ha posto al centro dell'inchiesta gli assistenti sociali e gli psicologi del centro Hänsel e Gretel di Moncalieri (Torino), che operavano a Bibbiano come in altre parti d'Italia. Claudio Foti, fondatore del centro e tra i principali indagati, da sempre si dice certo che il satanismo pedofilo sia ovunque. E infatti anche a Bibbiano emergono sangue e riti infernali. A fine dicembre s'è scoperto che gli assistenti erano stati convinti dai loro capi e dalla moglie di Foti, la psicologa Nadia Bolognini, che in Emilia operasse una potente rete di satanisti pedofili, di cui facevano parte magistrati e poliziotti. Era per questa assurda certezza che i servizi sociali dovevano strappare il maggior numero di bimbi alle famiglie problematiche, anche a costo di fare carte false. Ma il diavolo spunta anche nella vicenda di uno dei minori di cui si è occupata l'inchiesta. Quella di Serena, che nel 2018 -così si legge nelle carte del giudice, Luca Ramponi - la psicologa Bolognini sottopone a «una sorta di esorcismo». Il giudice scrive che la ragazzina, dopo quel trattamento, manifesta «una sorta di possessione» e comincia a ricordare gli abusi. Serena racconta anche che suo padre avrebbe commesso «plurimi omicidi quando lei era molto piccola». La notte delle streghe, «un gruppo di uomini mascherati portava cinque o sei persone, immobilizzate tramite iniezioni» a casa sua. Qui suo padre e i tizi mascherati uccidevano i malcapitati e stupravano lei e i fratelli. Il sangue delle vittime serviva per truccare il volto dei bimbi, che poi venivano spinti per strada a giocare a «dolcetto o scherzetto». Il giudice, a scanso di equivoci, sottolinea che il racconto di Serena «è fantasioso». Eppure lo stesso paradigma narrativo è alla base dell'inchiesta sui «Diavoli della Bassa modenese», che tra 1997 e 1998 allontanò per sempre dalle famiglie 16 bambini nella zona di Mirandola. Rinchiusi in centri d'accoglienza, affidati ancora una volta ai terapeuti di Hänsel e Gretel, quei bambini raccontarono di a riti satanici nel cimitero e di neonati sgozzati, i cui cadaverini venivano caricati sul camion del parroco, Giorgio Govoni (morto di crepacuore durante il processo, proprio come la nonna di Monza), e infine gettati nel fiume. A compiere questi riti inverosimili, secondo i poveri bambini, erano i genitori: li violentavano, li costringevano a uccidere e a bere il sangue delle vittime. Per anni, senza che nessuno lo scoprisse, o fossero denunciate scomparse.Molti degli accaniti sostenitori di Foti, ancora oggi, sono certi sia andata così. La stessa convinzione nutre l'avvocato dello psicologo, Andrea Coffari, che come ha rivelato ieri La Verità ha condiviso su Facebook l'incredibile video di un sedicente ex agente della Cia, tale Robert David Steele. Costui racconta che negli Usa le sette pedosataniche ogni anno fanno scomparire da 600.000 a 800.000 bambini per abusarli, torturarli, ucciderli e berne il sangue. Steele è noto in America per aver sostenuto che c'è una colonia di bimbi schiavizzati anche su Marte. Forse con le solite sette sataniche.
Giancarlo Tancredi (Ansa)
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