
È bastato che due poliziotti bussassero alla porta del municipio di Palermo, informandosi su quel che succede nell'ufficio anagrafe del capoluogo siciliano quando un richiedente asilo domanda la residenza, e i soliti noti hanno iniziato a evocare il fascismo. Manco a dirlo, il nuovo duce sarebbe Matteo Salvini, reo di aver imposto una legge che tutela gli italiani, evitando che quelli più poveri siano scavalcati nelle liste per l'assegnazione delle case popolari dagli ultimi arrivati. Ossia da migranti i quali, ancor prima di essersi visto riconosciuto lo status di profughi, grazie alla residenza acquisiscono i diritti all'alloggio e ai sussidi per pagare bollette e affitto. Impedire che migliaia di extracomunitari privi del permesso di soggiorno (...)