2024-04-04
La Schlein fa dietrofront sulla Salis. Fratoianni ripesca Ignazio Marino
La segretaria del Pd prima incontra il padre della donna detenuta poi annuncia: «Non sarà candidata». Giochi quasi fatti nel centrodestra, ma resta l’incognita Vannacci. Scoppia la guerra tra Calenda e Mastella.Ilaria Salis non sarà candidata alle Europee. L’annuncio è arrivato direttamente da Elly Schlein, segretaria del Pd: «Questa ipotesi», ha detto ieri sera la Schlein a Cinque Minuti, su Rai Uno, «in questo momento non è in campo e soprattutto ho letto elucubrazioni su trattative: non c’è nessuna trattativa, ho voluto incontrare il padre di Ilaria Salis per discutere con lui come possiamo riuscire a togliere una cittadina italiana da questa situazione umiliante». Elucubrazioni o no, che l’ipotesi di candidare Ilaria Salis alle Europee fosse in campo è certificato dalle tante prese di posizione sull’argomento. Perché la candidatura non fosse un boomerang per Ilaria, detenuta in Ungheria, occorreva la certezza che poi venisse eletta, prospettiva che nessuno era in grado di garantire. L’incontro di ieri tra la Schlein e Roberto Salis, il babbo di Ilaria, evidentemente è servito per sciogliere definitivamente il nodo. Salis è tornato ad attaccare il governo: «Mia figlia», ha detto babbo Salis, «è in carcere da 13 mesi, e per 10 di questi su di lei non è stato detto nulla. Tajani dovrebbe spiegare cosa ha fatto in tutto quel tempo invece di dire di abbassare i toni». «Il governo», ha replicato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, «si preoccupa di tutti i cittadini italiani che si trovano nei guai all’estero, anche di coloro che non fanno clamore. Quello che sta facendo il governo è chiaro e noto a tutti. Noi tuteliamo tutti i cittadini italiani nel mondo».Per il resto, a proposito di candidature dem, ci risulta poi che la Schlein sarà capolista al centro e al Nord Ovest; al Nord Est capolista Stefano Bonaccini con Elly seconda; al Sud capolista Lucia Annunziata, poi Antonio Decaro, Pina Picierno e Sandro Ruotolo. Registriamo poi la candidatura dell’ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, che correrà per Alleanza Verdi e Sinistra. Sul fronte leghista traballa la candidatura del generale Roberto Vannacci: «Sono io il primo ad aver detto che sto valutando», dice Vannacci a La Presse, «nessuno ha mai detto in giro che ci fosse un accordo concluso. Intanto devo sciogliere la riserva se mi candiderò o meno, facendo un passo alla volta, poi deciderò la forma con la quale eventualmente presentarmi. Le liste devono essere presentate entro fine mese, quindi entro fine mese si saprà». Per Fratelli d’Italia, nella circoscrizione Sud, è già in piena campagna elettorale Alberico Gambino, ex sindaco di Pagani ed ex consigliere regionale della Campania, che gli addetti ai lavori danno in pole position per l’elezione. Giorgia Meloni sarà capolista in tutte le circoscrizioni. Forza Italia punta tutto su Letizia Moratti nel Nord Ovest: l’indicazione è votare lei sola, senza alcun abbinamento, per farle ottenere un boom di preferenze. Fulvio Martusciello, capodelegazione uscente a Bruxelles, sta battendo ogni record di iniziative elettorali al Sud, tanto che qualcuno si chiede se non abbia arruolato dei sosia: è capace di pubblicare sui social le immagini di quattro o cinque incontri al giorno in località distanti tra loro. Carlo Calenda da parte sua ha presentato ieri la candidatura al Centro della senatrice Barbara Masini, «Barbara», ha scritto Calenda su X, «ha sempre dimostrato una marcata sensibilità per i diritti degli ultimi, dagli anziani alle persone con disabilità, passando dalla lotta per la tutela dei diritti sociali dei lavoratori, fino alla piena eguaglianza delle persone Lgbt+. L’intervento sul ddl Zan con cui dall’aula del Senato della Repubblica ha fatto coming out rende benissimo la persona tenace, coraggiosa e combattiva quale è». Calenda si è beccato una querela da parte di Clemente Mastella. «Cara Emma», ha scritto Calenda su X rivolgendosi a Emma Bonino, «senza alcuna polemica. Per Azione non ha alcun senso fare una lista e dire il giorno dopo ognuno andrà per la sua strada. Non ha alcun senso fare una lista che include movimenti che andranno in gruppi politici europei diversi. Non ha alcun senso portarsi dietro, sia pure per interposta persona, Cuffaro, Cesaro e Mastella. La cultura della mafia è l’opposto dei valori europee». Mastella (la cui moglie, Sandra Lonardo, scenderà in campo con la lista Stati Uniti D’Europa) è andato su tutte le furie: «Ho dato mandato», ha detto l’ex di querelare Carlo Calenda. «Questo pariolino viziato che gioca a fare il bulletto mediatico non può permettersi di associare il mio nome e la mia storia politica alla mafia. Mentre lui giocava a fare il figlio di mammà, io ho combattuto senza sconti la criminalità organizzata, da ministro della Giustizia. Calenda non capisce nulla di politica, ma non pensavo fosse pure un maestro di maleducato e diffamante dileggio. Ci vedremo in tribunale». Anche Armando Cesaro, responsabile nazionale Enti locali di Italia viva, si è ribellato: «Ho già querelato Calenda pochi giorni fa», ha detto Cesaro alla Verità, «ora integrerò la denuncia con quest’altra affermazione. Spero che rinunci all’immunità e lo invito a guardare in casa propria». Il riferimento di Cesaro, a quanto pare, è ad alcuni candidati alle Europee e a dirigenti di vertice di Azione in Campania.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.