2025-09-05
Scudo penale per i sanitari. Esame di maturità e avvocati: ok dall’esecutivo alle riforme
Orazio Schillaci e Giuseppe Valditara (Ansa)
I medici saranno perseguibili solo in caso di colpa grave. Via libera dal cdm pure alla bocciatura di chi non sosterrà l’orale. Previsti nuovi ingressi di stranieri regolari.Più di due ore di Consiglio dei ministri per varare tre disegni di legge delega «legati da un minimo comune denominatore: restituire il giusto riconoscimento a una categoria di lavoratori per troppo tempo trascurata e considerata addirittura di serie B». Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni si rivolge alla classe media fin troppo trascurata, ai professionisti «fondamentali per il rilancio dell’Italia». «Un pacchetto di provvedimenti che era atteso da anni e che ha un obiettivo di fondo: promuovere il valore economico, culturale e sociale svolto nella nostra nazione dal mondo delle libere professioni. Milioni di uomini e donne che, con le loro competenze e le loro specializzazioni, hanno un ruolo centrale nella vita dei cittadini, delle famiglie e delle imprese», commenta soddisfatta precisando che si tratta di «Misure che nascono dal proficuo confronto con i professionisti e che rappresentano un ulteriore passo in avanti, perché puntano a valorizzare i diversi ambiti professionali, adeguando le leggi di settore ai cambiamenti della società, semplificando e sburocratizzando i processi, potenziando i percorsi formativi, agevolando l’accesso e aumentando l’attrattività».In arrivo, tra queste, lo scudo penale per le professioni sanitarie. L’obiettivo è arginare la deriva della medicina difensiva rendendo strutturale lo scudo penale sul personale sanitario, nato per tutelare i medici in prima linea nella crisi pandemica. Nella riforma anche misure di sostegno allo sviluppo della carriera e la revisione di percorsi formativi come l’istituzione della Scuola di specializzazione per la medicina generale. Secondo i ministri della Giustizia e della Salute, Carlo Nordio e Orazio Schillaci, «La norma mira a ridurre gli effetti perniciosi della cosiddetta medicina difensiva, che a sua volta è conseguente alle numerose e spesso infondate denunce nei confronti dei medici, con ricadute disastrose per l’efficienza del servizio sanitario e per la stessa salute dei cittadini», hanno spiegato in una nota congiunta nella quale puntualizzano anche che «La medicina difensiva, che costa mediamente 11 miliardi l’anno e allunga le liste d’attesa, induce i medici a prescrivere esami costosi, spesso inutili e invasivi, che non soltanto gravano sui bilanci delle Asl ma ritardano gli interventi sui malati realmente bisognosi, che non hanno l’ardire di prospettare ai medici eventuali azioni risarcitorie». Poi un chiarimento: «Non significa affatto favorirne l’impunità» perché «viene confermata la responsabilità penale per colpa grave per chi esercita la professione sanitaria, ma non si lede in alcun modo il diritto dei cittadini al giusto risarcimento dei danni subiti». L’approvazione del ddl era attesa da tempo, Schillaci non ha mai nascosto di avere a cuore l’argomento, così come da tempo ci si aspettava che il ministro proferisse parola dopo la deflagrazione della bomba Nitag. Un caso che sembrava destinato a portare il ministro alla porta, sulla via delle dimissioni. Invece Schillaci riemerge nel pieno dei suoi poteri e, senza fare riferimento alla Commissione abortita o al commento del suo premier sul caso, intervenendo in una nota congiunta addirittura con Nordio, colui che ha in mano la riforma della giustizia, simbolo di questo esecutivo. Insomma, tutto prosegue come nulla fosse, anche se è difficile credere che il caso sia archiviato. Non solo sanità in Cdm, ma anche scuola. In questo caso il ministro competente Giuseppe Valditara ha fatto il suo punto stampa spiegando le misure della nuova maturità. «Abbiamo deciso di modificare l’orale in profondità: scompare la discussione sul documento che aveva sollevato molte perplessità, molta ansia anche negli studenti, quindi un orale che diventa più serio e più sereno. Quattro materie decise a gennaio su cui si concentrerà l’esame orale». E precisa: «chi fa scena muta all’orale, chi non svolge regolarmente la prova, sarà bocciato». Il ministro dell’Istruzione e del Merito fornisce dettagli anche sulla composizione della commissione che «diminuisce da 7 a 5. Ci sono dunque dei risparmi che saranno, fra l’altro, utilizzati per la formazione dei futuri commissari. Chi farà il commissario per l’esame di maturità avrà una formazione specifica. Contiamo anche di pagare di più i commissari che andranno a fare la maturità». Sul personale scolastico via libera anche a «240 milioni da destinare al contratto del personale della scuola. È una misura una tantum, ma molto importante» spiega Valditara. Come annunciato novità anche sul fronte flussi. Previsti ingressi fuori quota senza limiti numerici per rispondere alla domanda al comparto dell’assistenza sociosanitaria. Via libera dei ministri anche alla possibilità per i lavoratori stranieri di «svolgere l’attività lavorativa in attesa del rilascio, del rinnovo o della conversione del permesso di soggiorno» ha spiegato il vice ministro del Lavoro, Maria Teresa Bellucci: «In particolare, per quanto attiene alle politiche sociali, abbiamo dato concreta attenzione al comparto dell’assistenza sociosanitaria a persone con disabilità e grandi anziani, stabilizzando il fuori quota senza limiti numerici. Sottolineo inoltre l’ampliamento del “tavolo caporalato” agli enti religiosi civilmente riconosciuti: un segnale di apertura e collaborazione che rafforza il nostro impegno comune per un lavoro dignitoso e libero dallo sfruttamento. Infine, anche i cittadini stranieri con permesso di soggiorno speciale, come le vittime di sfruttamento, potranno vedersi riconosciuto l’assegno di inclusione». Rinviato invece l’esame della riforma sui commercialisti per limiti di tempo, mentre è stato deliberato un nuovo stato di emergenza di 12 mesi per Bardonecchia. Per l’attuazione dei primi interventi non strutturali il governo ha previsto l’assegnazione di 1 milione e 900.000 euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali.
Il ministro della Salute Orazio Schillaci (Imagoeconomica)
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