Salvini sfida Di Maio sulla famiglia: «Andrò al Congresso di Verona»
Ansa
Il vicepremier dei 5 stelle aveva definito i militanti pro family «sfigati». Ma il ministro dell'Interno tiene il punto. La replica: «Decisione sua». E Palazzo Chigi avvia l'istruttoria per togliere il logo.
Il furbetto del quartiere (televisivo), un tempo sempre pronto a fingersi ostracizzato, ora che non è più in Rai ha l’aria di chi è in esilio (auto imposto). Odia essere definito «buonista», ma c’è un rimedio: basterebbe, una volta tanto, fare vere domande agli intervistati.
In un istituto a Spilimbergo (Pordenone) i docenti invocano la «clausola di minoranza», prevista da una legge del 2015: non possono essere forzati ad agire contro la loro morale. Per loro «Mario» non diverrà «Giorgia».