2025-04-08
Sala ora fa pure il ganassa sulla sicurezza a Milano. Ma in città dilaga il Far West
Il sindaco impettito: «Su questi temi c’è bisogno di fare, non di riflettere». Come se non guidasse lui la giunta da nove anni. Ieri, intanto, altri otto arresti per rapine.Dopo otto anni alla guida di Milano, mentre l’urbanistica è in stallo e più di 1.500 famiglie attendono di sapere cosa sarà delle case che hanno comprato, Giuseppe Sala si accorge che sulla questione sicurezza «c’è bisogno di fare, non di riflettere». Anzi, ha aggiunto che è anche per questo che ha preso «direttamente le deleghe alla sicurezza». Viene da domandarsi chi sia stato il sindaco negli ultimi nove anni. Per di più nel giorno in cui in città ci sono stati ben 8 arresti per rapine e aggressioni. «Il sindaco, in qualsiasi città, è colui che distribuisce tutte le deleghe assessorili, quindi è il primo responsabile, sia in maniera diretta che indiretta, della giunta comunale. Lui ha scelto Granelli, lui ha scelto Gabrielli. Lo sono stati, a loro tempo e prima di lui nella sua stessa posizione, anche Albertini e Moratti» ricorda Riccardo De Corato, deputato di Fratelli D’Italia e storico assessore a palazzo Marino. «Sala prende i milanesi per scemi? Proprio lui, che si loda e imbroda dicendo che continuerà a mettere in strada più vigili. Questi ultimi per 9 anni sono serviti solo ed esclusivamente per fare cassa con migliaia di verbali che hanno classificato la nostra città prima in Italia per incassi derivanti appunto da sanzioni del codice della strada». Per di più Sala ha deciso ancora una volta di prendersela con il governo Meloni, spiegando che sulle cosiddette «zone rosse» - aree soggette a restrizioni particolari per motivi di ordine pubblico «siamo vicini al limite anche su questo fronte. Non so come faranno a gestirle, anche perché stiamo parlando delle forze dell’ordine statuali, cioè dello Stato». Eppure, l’impegno del governo e del ministero dell’Interno su Milano sembra smentire Sala. Proprio ieri, prima che il sindaco parlasse alla presentazione di una mostra sulla sicurezza, le agenzie di stampa battevano la notizia dell’ennesima rapina avvenuta in pieno giorno, alla vigilia dell’inizio della settimana del Mobile. Intorno alle sette del mattino in quattro hanno avvicinato un uomo in via Padova e, minacciandolo con un cacciavite e cocci di bottiglia, lo hanno rapinato della borsa, con all’interno denaro. La vittima, un trentasettenne peruviano, subito dopo aver subito la rapina, intorno alle 7 di ieri mattina, ha fermato una voltante della polizia, proprio una di quelle impegnata nel presidio mobile disposto in sede di comitato per l’ordine e la sicurezza per la zona di via Padova. «Sarà un presidio fisso», aveva spiegato Matteo Piantedosi il mese scorso, «intorno al quale ruoterà un sistema di alcune volanti che faranno il controllo del territorio su quei quadranti, e saranno a disposizione della cittadinanza per ogni riferimento». In questo modo gli agenti sono riusciti a rintracciare i quattro complici, tutti peruviani e irregolari, tre incensurati e uno con precedenti, e li hanno arrestati per rapina aggravata. «Sulla sicurezza Sala dorme sonni tranquilli: intervenga dove può subito agire senza vincoli e in autonomia», ricorda invece Enrico Marcora, consigliere comunale di Fratelli D’Italia. «Infatti in Sogemi regnano situazioni di non chiarezza legate al facchinaggio, sulle linee urbane e in metropolitana può agire con polizia privata e con la polizia locale per mettere un po’ al centro la legalità». Conclude Marcora « il sindaco non faccia il “ganassa” ma lavori con serietà sulla sicurezza». Nei giorni scorsi anche la soubrette Loredana Lecciso è stata aggredita a Milano a bordo di un autobus dove un uomo ha tentato di strapparle una catenina d’oro che aveva al collo. Sempre ieri un giovane di 24 anni è stato accerchiato e aggredito da due cittadini marocchini e una ragazza di origine spagnola. Con la scusa di chiedere la tessera sanitaria davanti a un distributore automatico di sigarette, ha colpito la vittima con calci e pugni, sottraendogli il portafoglio, un bracciale e il telefono cellulare. E poi ancora: nel tunnel di via Sammartini vicino alla stazione Centrale, una coppia di turisti italiani residenti in Svizzera è stata improvvisamente aggredita da un ventiduenne marocchino, che ha strappato una collana dal collo della donna. Tuttavia, i dati sulla criminalità a Milano presentano un quadro complesso. Secondo il Comitato per l’ordine e la sicurezza, nel 2024 i delitti sono diminuiti del 13,5% rispetto all’anno precedente, con una riduzione significativa dei furti in abitazione e delle truffe informatiche. Al contrario gli arresti sono aumentati del 17,4%, indicando un’intensificazione delle attività di controllo e repressione da parte delle forze dell’ordine. Milano continua da tempo a occupare posizioni preoccupanti nelle classifiche nazionali sulla criminalità. Nel 2024, la città si è confermata al primo posto per numero di reati denunciati, con un incremento del 4,9% rispetto al periodo pre-pandemia. Furti, rapine e violenze sessuali sono in aumento costante.
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