2024-09-09
Sala cerca un nuovo consulente per l'ambiente. I numeri dicono che Area C non funziona
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E' uscito un nuovo bando di palazzo Marino per cercare un esperto che si occupi di «cambiamenti climatici». In agosto una ricerca dell'Aci aveva confermato che in 10 anni il parco automezzi a Milano è in costante aumento, nonostante l'aumento del ticket. C’è qualcosa che non funziona nelle politiche ambientali del sindaco di Milano Beppe Sala. Negli ultimi giorni è comparso un nuovo bando di palazzo Marino per trovare un nuovo esperto sul clima (stipendio da 60000 euro in 2 anni). Appena uscita la notizia, (dopo che già due settimane fa era stato nominato un altro consulente sulla sostenibilità ambientale tale Marco Cigolotti) il Verde Carlo Monguzzi ha sottolineato che la mossa dell’amministrazione comunale non fa altro che sfiduciare l’assessore all’Ambiente Elena Grandi. «Il Sindaco sfiducia la Grandi. Riconosce il fallimento delle politiche ambientali di questi tre anni. E cerca un superesperto che risolva i problemi» ha scritto Monguzzi su Facebook. «Dopo 3 anni il Sindaco si è accorto di ciò che è sotto gli occhi di tutti: che la situazione dell'ambiente a Milano è supercritica; che l'assessora alla transizione ambientale non è stata in grado di affrontare i problemi che i cambiamenti climatici hanno posto; che il Piano Aria Clima è rimasto un Piano Aria Fritta. E allora cerca un Superesperto che faccia quello che l'assessora non è stata capace di fare: nel bando infatti ci sono tutte le cose che avrebbe dovuto fare l'assessora. Se la situazione non fosse drammatica ci sarebbe veramente da ridere» scrive il Verde. D’altra parte, lo stesso ultimo report di Legambiente di quest’anno ha confermato che Milano continua a essere tra le città più inquinate in Italia. Nel 2023 ci sono stati 49 giorni di sforamento rispetto ai limiti consentiti di Pm10, le polveri sottili. I dati, secondo Legambiente, evidenziavano un miglioramento rispetto al 2022, principalmente per le condizioni meteorologiche 'favorevoli', cioè le abbondanti piogge e i venti dello scorso anno. Insomma, le misure antitraffico di cui la giunta Sala ha portato avanti in questi anni non sono nemmeno state menzionate. C’è poi da aggiungere un’altra cosa. In questi anni ci sono sempre state grosse difficoltà a recuperare i dati effettivi del traffico milanese a causa dell’ostruzionismo dello stesso comune di Milano. Tanto da fa pensare che i dati siano assolutamente segreti e tenuti a bada in modo da giustificare i pagamenti e le limitazioni.D’altra parte, mettendo da parte gli slogan degli ultimi anni sull’utilità delle tasse di Area C (aumentata a 7.50) e Area B (con l’obiettivo per il prossimo anno di introdurre la prima anche nel fine settimana per fare cassa tra le proteste di commercianti e cittadini), infatti, nelle ultime due settimane i dati Aci hanno certificato che negli ultimi 10 anni le macchine in città non sono diminuite. L’obiettivo dichiarato quando entrò in servizio Area C nel gennaio del 2012 era quello di diminuire il numero di veicoli circolanti in città e di conseguenza migliorare la qualità dell’aria. Lo scorso maggio il sindaco, in una diretta su Instagram, aveva snocciolato dati rassicuranti sulla situazione di traffico e abbassamento del pm10 (le polveri sottili). Eppure, a fine agosto un nuovo studio dell’Aci (Automobil Club d’Italia) ha certificato che il parco mezzi circolante a Milano nel 2023 è aumentato di 50.000 unità rispetto al 2013. Insomma, anni di Area B, Area C, divieti, piste ciclabili e limitazioni di ogni tipo non sembrano aver aiutato Sala a raggiungere l’obiettivo sbandierato dalle ultime amministrazioni. Secondo l’Aci, dunque, a fine 2023 il parco mezzi circolante di Milano (auto, moto, ciclomotori e furgoni) contava 993.496 veicoli, contro circa 945 mila del 2013, per un incremento di quasi 50.000 unità (+5%). I milanesi hanno ricominciato a comprare automobili dopo il Covid. E ora hanno superato le 700.000 unità, rispetto 678.000 in circolazione nel 2021. Anche i veicoli per trasporto merci, con più di 66 mila pezzi nel 2023, sono risultati circa 4 mila in più rispetto al 2019. Aumentano moto e motocicli, ma per una questione evidente: la piena libertà di spostamento senza limitazioni in particolare in centro. Secondo l’indagiine Aci, Milano rimane una città con un tasso di motorizzazione molto più basso della media italiana (51 auto ogni 100 abitanti, rispetto a 66). Tuttavia occorre sempre guardare chi fa meglio, non chi fa peggio: ad esempio Milano dovrebbe ambire a raggiungere i numeri di Madrid (36 auto ogni 100 abitanti), Londra (35) e Berlino (34). Buono, infine, il rinnovamento dei mezzi: sulle 701 mila autovetture circolanti nel 2023, ben 315 mila erano Euro 6. E tra le nuove acquistate quasi la metà era ibrida. Però sono state rottamate solo 29 mila vetture a fronte di 42 mila immatricolazioni: significa 13 mila auto in più in un solo anno. I dati di Aci non si discostano poi molto da quanto diceva lo stesso Monguzzi alla fine dello scorso anno, quando palazzo Marino decise di aumentare il prezzo di Area C. Si scoprì che l’incremento del prezzo per entrare in macchina nel centro storico non aveva avuto un impatto significativo sulle abitudini degli automobilisti milanesi. Secondo Monguzzi anche area B non produceva effetti: il confronto degli ingressi (7.30-19.30) tra ottobre 2023 e ottobre 2022 vedeva un aumento giornaliero di 22 mila». I numeri, insomma, dicono ben altro sulle politiche ambientali di Sala. Chissà se il nuovo consulente riuscirà a salvare i milanesi.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.