2025-07-24
Roma in campo: 1 miliardo per gli agricoltori
Franco Lollobrigida (Ansa)
Mentre l’Europa taglia le risorse alle imprese, l’Italia corre ai ripari con ingenti investimenti a sostegno di giovani contadini e tecnologie innovative. Oggi il cdm per iscrivere il tesoretto studiato dal ministro Lollobrigida nella legge di Bilancio 2026.Se la «baronessa», ribattezzata dagli agricoltori «Fon der Leyen» per via della sua pettinatura cotonata, taglia, il governo investe. E molto. Si entra oggi in Consiglio dei ministri con almeno un miliardo destinato ai campi da iscrivere nella prossima legge di Bilancio, ma potrebbe uscirne un tesoretto ancora maggiore. Il ministro per la Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, ha il conforto dei numeri per chiedere al governo di difendere i nostri campi che sono i maggiormente colpiti dal progetto dell’Ue di ridurre la Pac (Politica agricola comune, ndr) e cancellare il fondo per lo sviluppo rurale; abbiamo la prima agricoltura europea per valore aggiunto: 42,4 miliardi (ci seguono Spagna con 39, Francia con 35 e Germania con 31,9) ma a parità di superficie coltivata il confronto diventa ancora più schiacciante: il valore aggiunto a ettaro in Italia è oltre 3.000 euro, in Francia la metà, in Germania non arriva a mille euro. Ce n’è abbastanza per ritenere che, come dice il ministro Lollobrigida, «investire in agricoltura vuol dire volere bene all’Italia» considerando che l’export agroalimentare è superiore a 70 miliardi (l’italian sounding, l’imitazione e talvolta la contraffazione dei nostri prodotti, supera i 120 miliardi e c’è molto da recuperare) e che l’indotto vale 620 miliardi, oltre un quarto del Pil. Per il bilancio 2026 Giorgia Meloni presenterà al cdm e al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti una lista di investimenti messa a punto da Francesco Lollobrigida con le strutture del Masaf. Non solo pezze per tappare i buchi provocati dalla Ue, ma una riorganizzazione di servizi e nuovi progetti che hanno due scopi essenziali: incentivare la presenza dei giovani nell’imprenditoria agricola e definire il profilo di un’agricoltura 5.0 dove dalla ricerca - come le tecniche di evoluzione assistita (Tea) per la creazione di piante resistenti - all’Intelligenza artificiale si possa sviluppare una sorta di agro-tecnologia che rispetta il naturale e incrementa le produzioni. Risultato già raggiunto lo scorso anno (la produzione lorda vendibile è cresciuta dell’1,4% in quantità e del 3,5% in valore), ma che deve essere consolidato affrontando anche alcuni segnali di crisi (ad esempio il vino) e rilanciando alcuni comparti (la zootecnia, la cerealicoltura) centrali nell’economia agricola e fondamentali per lo sviluppo dell’agroalimentare. Francesco Lollobrigida chiederà di allocare una parte consistente di risorse su quattro linee principali: il fondo per la Sovranità alimentare, che significa sostegno alla ricerca nel settore agroalimentare e alle produzioni tipiche; il cosiddetto ciclo vacca-vitello per incrementare e qualificare le produzioni zootecniche; la valorizzazione di tutto il comparto cerealicolo, ma anche della produzione di soia e mais per la mangimistica, settore in cui l’Europa diventa sempre più dipendente dall’estero e fondamentale per la qualità del latte, dei formaggi (uno degli asset di maggior valore) e delle carni compresi anche i salumi; infine un grande sforzo per rilanciare la produzione olearia. Dopo gli anni bui della Xylella c’è bisogno di far tornare l’Italia protagonista anche in termini di quantità - il primato qualitativo dei nostri extravergine non è mai stato messo in discussione - sul mercato mondiale. Le novità principali di questo piano sono tutte dedicate al sostegno e all’espansione dell’attività agricola giovanile. Viene istituita la banca dei terreni marginali o abbandonati, anche con la creazione di un fondo che consente di affittarli gratuitamente alle imprese giovani per 10 anni. E viene impostato il programma di totale digitalizzazione dell’agricoltura. È possibile grazie all’Agea, che ha un’immensa banca dati dove c’è la carta d’identità del 99,7% del territorio agricolo. Significa che applicando l’Intelligenza artificiale si possono fare operazioni di risparmio energetico, di ottimizzazione della risorsa idrica - Raffale Fitto, vicepresidente della Commissione europea, è riuscito a sbloccare il finanziamento dei bacini, ma bisogna rendere efficientissima la rete d’irrigazione - di massimo risparmio nell’uso di fertilizzanti e agrofarmaci, di ottimizzazione delle operazioni di semina e raccolta, di gestione intelligente delle mandrie (ci sono esperimenti come quello di Mariafrancesca Serra - l’ingegnera pastora - che sulla Marmilla sarda conduce al pascolo, munge e assiste i parti con droni e Gps). Un altro intervento è sulla trasparenza di origine e di etichettatura di uova ed extravergine e c’è poi il sostegno al comparto vino. Infine, un investimento importante per l’efficienza complessiva del sistema agricolo è l’assorbimento in Agea del Sian, che è il sistema informativo del ministero che oggi viene messo in rete con l’agenzia per velocizzare i pagamenti dei contributi agricoli, ma anche per gestire con la massima efficienza tutti i dati di settore. Perché in Italia, come dice il ministro Lollobrigida, si coltiva valore.