La Marina imperiale giapponese aveva sede a Merano

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giapponesi guerra repubblica sociale
Gardone Riviera, 8 marzo 1944: da sx l'ambasciatore giapponese presso la Rsi Hidaka, l'addetto militare Shimizu e l'addetto navale contrammiraglio Toyo Mitsunobu (Courtesy Cierre)

I rappresentanti militari del Sol Levante nella Rsi, tra spy story e guerra civile. Una ricostruzione che lega due fatti di sangue avvenuti lo stesso giorno. Nei mesi più concitati del secondo conflitto mondiale in Italia, i seicento giorni di Salò, operarono nel territorio della Repubblica sociale i membri del terzo paese dell'Asse, le rappresentanze diplomatiche e gli addetti militari giapponesi. Poco conosciuta è ancora la loro storia, seppure la ricostruzione di due tragici eventi avvenuti lo stesso giorno e raccontata nel volume Il Mistero della Missione Giapponesedi Paolo Savegnago e Luca Valente (Cierre) lasci immaginare che dietro ai fatti si possa celare una vera e propria spy story suggerita dall'attenta analisi degli episodi avvenuti nella tarda primavera del 1944.

Così i cattivi maestri hanno aizzato i campus
Getty Images
I pro Palestina occupano un edificio alla Columbia, all’università di Los Angeles sbarrano l’ingresso a uno studente ebreo. Sono i risultati dell’indottrinamento woke: «poesia postcoloniale» al posto dei classici, preghiere alla «madre terra» e dogmi ecologisti.
  • Un’indagine guidata dall’Istituto Mario Negri conferma l’evidenza: la risposta anticorpale degli individui dipende dal loro assetto genetico. Quindi i preparati Pfizer e Astrazeneca non dovevano essere obbligatori, come invece imposto da Speranza.
  • Zhang Yongzhen è stato cacciato dal suo laboratorio: ora vi si è accampato davanti.

Lo speciale contiene due articoli.

Giubileo 2025, Roma rischia il caos. Gualtieri indietro con i cantieri
Roberto Gualtieri (Ansa)

L’avvio dei lavori a Roma in vista del Giubileo del 2025 era partito con grandi annunci, ma adesso, come prevedibile, sono moltissimi i nodi venuti al pettine. Lo stato dell’arte a pochi mesi dalla prevista fine di questo enorme cantiere che è diventato la città di Roma, suscita più di qualche preoccupazione. Mancano poco meno di otto mesi all’apertura della Porta Santa a San Pietro, prevista la sera del 24 dicembre 2024 ma solo il 27% delle opere risulta conclusa. Gli interventi al momento in corso 57 sui 218 previsti dall’ultima rimodulazione, al netto di 13 di cui è stata chiesta la cancellazione dal programma.

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