2023-04-15
Renzi è pronto a tuffarsi sull’inchiesta per tentare un’altra mossa del cavallo
Matteo Renzi (Imagoeconomica)
Gli attriti Lega-Fdi propiziano un ruolo centrale del partito dell’ex premier: un canale per avvicinarsi a Giorgia Meloni. Ma ciò non deve ostacolare i chiarimenti su pass e vaccini.La commissione d’inchiesta sulla pandemia può diventare terreno di una delicata partita. In ballo ci sono gli equilibri della maggioranza e i caratteri del futuro panorama politico. Non è un mistero che le condizioni di salute di Silvio Berlusconi abbiano riacceso la discussione sul destino di Forza Italia. E che, dopo l’implosione del Terzo polo, la coalizione di centrodestra, con il centro di gravità nel partito di Giorgia Meloni e nel mezzo dei dissidi tra Fdi e Lega, stia esercitando forza attrattiva sulla cerchia renziana.Le manovre di avvicinamento procedono addirittura sul piano editoriale, con l’arrivo al Riformista di Andrea Ruggieri: già azzurro, liberale, ma ben più a destra di una Licia Ronzulli, sarà direttore responsabile del quotidiano sotto la guida di Matteo Renzi. Quest’ultimo non è nuovo a «mosse del cavallo». Mentre, per il premier, tirare verso di sé Italia viva, in una fase in cui si aprono praterie nell’area liberale e moderata, significherebbe consolidare il sostegno parlamentare di Fi, salvandone l’alterità rispetto all’ala conservatrice, magari in vista dell’intesa con il Ppe alle europee 2024. E pure mettersi al riparo da fibrillazioni del Carroccio. È proprio sulla commissione Covid, d’altronde, che si stava consumando un serio incidente con i leghisti. La scorsa settimana, come ricostruito dalla Verità, il partito di Matteo Salvini aveva fatto saltare all’ultimo minuto l’accordo sul testo base istitutivo dell’organo, per la propria contrarietà a un’indagine sulle zone rosse in Lombardia e sulla campagna vaccinale. Primo, perché, avendo sostenuto Mario Draghi, la Lega temeva di doversi assumere una parte delle responsabilità degli sbagli commessi dal «governo dei migliori». Secondo, perché erano stati Attilio Fontana, Massimiliano Fedriga e Luca Zaia, verso la fine del 2021, a spingere su Palazzo Chigi per un inasprimento della disciplina del green pass. Alla fine, le tensioni sono rientrate e la commissione, espunto il riferimento alle regioni, ha mantenuto quello ai vaccini e alle restrizioni. Ma la questione non è chiusa: a parte la prevedibile pioggia di emendamenti di Pd e 5 stelle in Senato, volta a restringerne il perimetro, sorgerà il dilemma della presidenza del gruppo. E lo scenario di un incarico a un esponente di Italia viva, tipo Davide Faraone, non è più collegato solo al bon ton istituzionale: consegnare all’opposizione un ruolo di garanzia. Nel calcolo, adesso, rientrano anche gli attriti Fdi-Carroccio e le lusinghe renziane. Fonti ben informate ci riferiscono che, prima di blindare il definitivo ok al testo base, i luogotenenti di Fratelli d’Italia avevano lanciato un ultimatum alla Lega: piuttosto che espungere la sezione dedicata ai vaccini, sarebbe stato meglio abortire il progetto di una commissione d’inchiesta. Dandone poi conto agli elettori, ovviamente. Al contrario, pare che Iv non abbia mai battuto ciglio dinanzi ai desiderata dei meloniani. L’obiettivo primario di Renzi è colpire Giuseppe Conte e la filiera che, da Domenico Arcuri, risale fino a Massimo D’Alema. Ma per l’ex premier e i suoi, persino la reputazione di Draghi forse è sacrificabile. E in Fdi molti si sentono più garantiti da una presidenza terza, che dal dualismo col Carroccio.Che dall’altra parte della barricata siano ricettivi lo conferma proprio l’autoproclamato pontiere tra Renzi e Meloni, Ruggieri. Intervistato da Francesco Borgonovo su Radio radio, il giornalista ha assicurato di essere favorevole al lavoro della commissione d’inchiesta. È scontato che, dal suo punto di vista, i vulnus della gestione Conte siano il capitolo più succoso. Ma persino la vicenda dell’imposizione del green pass, che Ruggieri, al tempo parlamentare di maggioranza, giudica sia stato «l’unico compromesso possibile per riaprire l’Italia», non dovrebbe restare inesplorata. L’espediente per limitare il chiusurismo di Roberto Speranza, stando al prossimo direttore responsabile del Riformista, fu comunque doloroso: si trattava di una «restrizione vomitevole».Chiariamoci: non sarebbe il migliore dei mondi possibili, quello in cui le ambiguità e le titubanze leghiste rendessero centrali le scelte dei renziani. Sull’affidabilità dell’ex inquilino di Palazzo Chigi, i precedenti storici non sono incoraggianti. E la presunta condiscendenza di Faraone oggi, domani potrebbe tradursi in ostruzionismo rispetto alle materie più controverse: l’acquisto delle dosi, la sottovalutazione delle reazioni avverse ai sieri, gli obblighi vaccinali, la tesserina verde. Che siamo di fronte a un salto nel buio, lo prova l’episodio del convegno di oggi a Roma, «Verità e giustizia», organizzato, tra gli altri, da Gianni Alemanno, in cui sarà proiettato il docufilm Invisibili, sulle vittime degli effetti collaterali. Era prevista la partecipazione di Faraone, che però, ieri, si è chiamato fuori, spiegando che preferisce non presentarsi a eventi pubblici prima che la commissione entri a pieno regime. Semmai, è auspicabile che il Carroccio tenga la barra dritta, senza remore. Anche perché, nell’era di Draghi, Salvini fece spesso i salti mortali per stemperare i provvedimenti più draconiani e far valere la diversità della Lega. È sacrosanto rivendicare questi meriti, indipendentemente dai risultati. In fondo, il partito si trovava in una posizione molto più scomoda di quella di Fratelli d’Italia. Se non fossero stati al governo pure gli eredi di Umberto Bossi, Speranza avrebbe agito indisturbato. Dopodiché, una propulsione a inchiodare politicamente lui, Conte e Arcuri ai loro imperdonabili errori non può che essere un’ottima notizia. I parlamentari hanno quattro anni e mezzo di tempo. Ai romani sarebbero quasi bastati per costruire il Colosseo.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.