2019-07-31
Renzi si atteggia a Tony Blair ma è solo la Chiara Ferragni della politica italiana
Da premier a influencer: il Bullo critica i toni dei sovranisti, ma passa il tempo sui social a caccia di like come i ragazzini.«Ministro, occupati di droga: sei pagato per garantire la sicurezza, non per fare l'influencer». Così parlò Matteo Renzi, rivolto a Matteo Salvini. Da quando non ha granché da fare, l'ex Rottamatore, si dedica ai suoi passatempi preferiti: fare a pezzi quel che resta del Pd, tenere in piedi il governo chiudendo ogni porta all'eventuale inciucione Pd-M5s, evitando così che si possa tornare a votare e che la pattuglia di parlamentari a lui fedeli sia decimata, e criticare Salvini perché farebbe l'influencer. O forse perché, come influencer, Salvini ha più successo di lui.Quando era sulla cresta dell'onda, Renzi coniò la famosa espressione «gufi e rosiconi», per etichettare i suoi oppositori, e ora che è stato rottamato, a quanto pare, gufa e rosica. Non accetta di essere diventato un comprimario, e, non ce ne vorrà, sembra un adolescente in crisi di like. Come i ragazzini che pubblicano sui social network la foto con il ciuffo appena laccato e poi soffrono perché i cuoricini social arrivano solo da amici e parenti, Renzi posta, twitta e retwitta, alla ricerca del consenso perduto.Per raggranellare like e visualizzazioni, Renzi utilizza esattamente la tecnica che rinfaccia ai suoi avversari, Matteo Salvini e Luigi Di Maio: sceglie il tema di tendenza sui social e lo propina ai suoi follower accompagnandolo con un commento. Vittorie sportive, ricorrenze, onomastici, compleanni, ricette del giorno: tutto fa brodo per suscitare attenzione. Da buon aspirante influencer, Renzi si diletta (manco fosse la Leotta) anche nel suggerire programmi televisivi. «Chi di voi ha Netflix», ha twittato l'altro ieri, «per favore, dia un occhio a questo documentario. Sono due ore pazzesche. Vi spiegherete molto di Trump, Brexit e altri referendum. Ma soprattutto vi farete grandi domande. Altro che fake news». E via col trailer del documentarione. I follower, però, non apprezzano: «Prima ci diceva chi votare. Poi dove andare, ora ci dice cosa guardare in tv. È Alexa», sfotte uno. «Adesso anche annunciatore tv in stile signorine buonasera. Devo pagare il canone in bolletta, non posso spendere di più grazie a te», aggiunge un altro follower, inviperito. Il 90% dei commenti sono tutti così: insulti, critiche, prese in giro, come ciascuno può facilmente verificare. Ieri all'ora di pranzo, quando si accorge che Facebook e Twitter sono pieni dell'immagine dell'altalena che attraversa il muro al confine tra Messico e Usa, Renzi decide di pubblicare la foto, per fare un po' di audience. «Nessun confine può impedire ai bambini di giocare», sentenzia. «Tranne quando li prendono gli assistenti sociali di Bibbiano?», risponde, fulmineo, un follower, vincendo gioco, partita e incontro. Anche in questo caso, la stragrande maggioranza dei commenti sono critici, ironici e al veleno. Alcuni, irriferibili.Vediamo come se la cava Renzi come commentatore sportivo. Lo scorso 27 luglio, posta sui social la foto di Vincenzo Nibali che taglia vittorioso il traguardo della tappa del giorno del Tour de France: «Nibali», esulta Renzi, «non molla mai. Anche dopo un Tour con molti problemi, il campione siciliano ha onorato la corsa francese andandosi a prendere l'ultima tappa di montagna. Grande Vincenzo! Un sabato speciale per chi ama lo sport italiano». «Ti seguo perché sullo sport mi tieni davvero aggiornato», risponde un follower, beffando l'ex premier in volata.Spulciando il profilo Twitter dell'ex Rottamatore, si ha seriamente l'impressione di trovarsi di fronte a un aspirante collega di Chiara Ferragni: non mancano, ovviamente, i post sull'attualità politica, ma quelli di puro cazzeggio abbondano. Matteo commenta il torneo di Wimbledon, i mondiali di calcio femminile, l'anniversario della spedizione sulla Luna, si vanta delle sue performance sportive e dello spirito di sacrificio (gastronomico): «Arrivato in albergo», twitta Renzi il 10 giugno, «rinuncio alla cena e mi alleno in vista della maratona di novembre: 14 km in 73 minuti. Si può fare di più ma stiamo riprendendo il ritmo giusto. Ora stretching e a nanna! Buona notte a tutti». «Matte'», risponde un suo fan, sconsolato, «uno fa di tutto per provare a difenderti. Poi fai 'sti tweet che cadono le braccia e non solo le braccia». «Ti stai salvinizzando!», aggiunge un altro. «Sono un suo sostenitore da sempre, la stimo, ma per cortesia evitiamo la comunicazione alla Salvini», suggerisce un commentatore che la sa lunga.Che Renzi tenti in tutti i modi di imitare Salvini emerge in maniera evidente da un tweet del 3 giugno scorso. Il Bullo pubblica un bel selfie in tenuta sportiva e scrive: «Si è fatta attendere, ma finalmente è arrivata la primavera. Continuo l'allenamento per la maratona, ma finalmente col sole in faccia. Buona settimana, amici». Amici? Suona familiare! Infatti, ecco arrivare il commento al vetriolo: «Questa storia di salutare gli amici sta sfuggendo di mano. Matteo, per favore, almeno uno dei due...», scrive un follower, riscuotendo molti consensi.L'apoteosi dell'insuccesso arriva lo scorso 24 luglio, quando il premier, Giuseppe Conte, riferisce in Senato sull'affaire Savoini. Renzi aveva chiesto di intervenire in Aula dopo Conte, scatenando l'ira del suo stesso partito. Non se ne fa nulla, e così, alle 19, l'ex per antonomasia sfida Salvini e Di Maio, con una diretta Facebook in contemporanea con i due vicepremier. Pubblicando degli screenshot, si vanta di aver avuto più audience dei due avversari. Invece, nella classifica delle visualizzazioni del giorno dopo, arriva terzo, staccatissimo. Non c'è che dire, una bella… medaglia di bronzo.
(Ansa)
L'ad di Cassa Depositi e Prestiti: «Intesa con Confindustria per far crescere le imprese italiane, anche le più piccole e anche all'estero». Presentato il roadshow per illustrare le opportunità di sostegno.
Carlo Nordio, Matteo Piantedosi, Alfredo Mantovano (Ansa)