
Matteo Renzi (Ansa)
Entrare nella testa di Matteo Renzi non è una cosa facile. Tuttavia, una cosa è certa: se c'è di mezzo lui, la fregatura è quasi assicurata. Di prove ne esistono a dozzine. La più clamorosa di tutte è rappresentata dal governo Conte. Una maggioranza con i 5 stelle, l'ex segretario del Pd aveva giurato che non l'avrebbe consentita nemmeno sotto tortura. Invece, quando è stato il momento, pur di non dover tornare con le valigie a Rignano, lui e i suoi compagni si sono alleati proprio con i grillini, cioè con coloro che a detta dell'ex Rottamatore erano il peggio del peggio, quelli da cui stare alla larga a qualunque costo.
(Ansa)
Il centro di Torino ha dovuto subire le violenze degli amici di Alfredo Cospito, mentre a Firenze un corteo ha inneggiato alle foibe. I poliziotti non hanno alzato un dito, altrimenti la sinistra avrebbe gridato alla dittatura. Solo sulle manifestazioni «no vax» si poteva infierire.
George Soros (Getty Images)
Non è ancora chiaro se Donald Trump sarà realmente arrestato martedì. Il diretto interessato dice di sì, mentre il suo team legale nega di aver ricevuto finora delle notifiche in tal senso. Per il momento, l’unica cosa certa è che il procuratore distrettuale che lo sta braccando, Alvin Bragg, appartiene al Partito democratico. E intanto spunta anche il nome di George Soros.
2023-03-20
Gdo alimentare, con l'inflazione crescono le vendite ma calano i margini per le imprese
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Si vende di più, ma si guadagna di meno. E a guidare il settore in termini di redditività, in molti casi primeggiano i discount: la colpa è tutta dell’inflazione. Potrebbe riassumersi così la fotografia scattata dall’ufficio studi Mediobanca sul settore della grande distribuzione organizzata.
Alain de Benoist (Getty Images)
Alla soglia degli 80 anni, l’intellettuale francese si confessa: «Ho rimpianti, non rimorsi “Libération” mi dà del “vecchio razzista di estrema destra”: ha azzeccato solo “vecchio”».