2021-04-17
Già 11 Regioni hanno dati per entrare nella fascia con le minori restrizioni
Da lunedì, nello Stivale solo tre aree in rosso. Ultimo possibile guinzaglio: il pass per gli spostamenti di immuni e negativi ai test.Da lunedì, la Campania passa in arancione mentre Valle d'Aosta, Puglia e Sardegna restano in zona rosse. Le ordinanze sono state firmate ieri dal ministro Roberto Speranza. Non ci saranno promozioni in giallo perché il nuovo decreto non lo prevede, ma ci sono 11 Regioni che potrebbero riaprire già da lunedì prossimo e, quasi certamente, dal 26 aprile. Secondo il monitoraggio della cabina di regia, hanno infatti una classificazione di rischio basso (con indice Rt inferiore a 1), Emilia Romagna (con indice 0,78); Friuli Venezia Giulia (0,72); Lazio (0,79); Lombardia (0,78); Molise (0,79); Piemonte (0,75); Provincia di Bolzano (0,87); Provincia di Trento (0,69); Puglia (0,89); Umbria (0,84) e Veneto (0,81). Tra le Regioni che hanno buoni dati c'è anche la Calabria (con indice 0,9) ma è molto indietro con la campagna vaccinale, mentre la Liguria ha un Rt pari a 1 e bisognerà attendere la cabina di regia del 23 aprile per vedere se passerà in giallo rafforzato. Undici Regioni potrebbero dunque già aver cambiato di fascia, di sicuro sono in pole position per il giallo rafforzato, il nuovo colore introdotto ieri, perché hanno un basso contagio. È questa la grossa novità emersa ieri sera dalla cabina di regia presieduta dal premier Mario Draghi. «Le decisioni di stamattina anticipano al 26 di questo mese l'introduzione della zona gialla: precedenza alle attività all'aperto e alle scuole», ha detto il presidente del Consiglio in conferenza stampa. Dal 26 aprile, se i dati verranno confermati il venerdì precedente, in queste Regioni i ristoranti potranno funzionare anche alla sera, sempre solo negli spazi aperti. Riprenderanno le attività di sport a basso contagio (compreso il calcetto) e gli spettacoli, mantenendo il distanziamento. Al chiuso, cinema e teatri saranno consentiti con i limiti di capienza fissati per le sale dai protocolli anticontagio. Nel piano di riapertura il coprifuoco dovrebbe rimanere alle 22. «È una scommessa sulla crescita», ha spiegato il premier, «gli spostamenti saranno consentiti tra Regioni gialle e con un pass tra Regioni di colori diversi». L'idea alla base del pass per spostamenti tra Regioni di colori diversi è quella di anticipare il «green pass» europeo, il passaporto vaccinale, un'ipotesi ancora non ben definita ma potrebbe essere un documento che contiene l'indicazione del vaccino effettuato, di aver avuto il Covid e di essere guariti e potrebbe essere legato anche all'effettuazione di un tampone nelle 48 ore precedenti allo spostamento. Dal 26 aprile dovrebbero riaprire in presenza tutte le scuole, anche le superiori, tranne che nelle zone rosse. Quasi certamente sarà premiata la Lombardia, dove il numero di contagi settimanali è sceso da 274,6 a 161,8 ogni 100.000 abitanti, con una riduzione anche della pressione sulle terapie intensive che oggi è al 55,2%. Va bene il Veneto, con un indice di contagio a 137,4 e con un calo dei ricoverati in terapia intensiva, così pure l'Emilia Romagna dove l'incidenza è calata al 180,4% e potrebbe ulteriormente scendere. Più lentamente scendono i valori in Piemonte, Toscana, Lazio e Puglia. Con le nuove norme che prevedono dal 26 aprile l'introduzione del giallo rafforzato, in queste Regioni potrebbero dunque riaprire bar e ristoranti aperti all'aperto, insieme a spettacoli e sport, attività da tempo congelate. Potrebbero già ripartire da lunedì prossimo, proprio perché la cabina di regia ha valutato positivamente l'andamento dell'epidemia. Dovranno invece aspettare perché il giallo è prematuro sulla carta, non nella realtà. «Il principio che utilizzeremo in questa fase caratterizzata dalla gradualità si basa su dato: nei luoghi all'aperto riscontriamo una difficoltà significativa nella diffusione del contagio», ha dichiarato il ministro della Salute. «Applicheremo questo principio nell'ambito della ristorazione e non. Auspico che il quadro epidemiologico migliorerà per programmare ulteriori aperture per le attività che non si svolgono all'aperto».
Francesca Albanese (Ansa)
Andrea Sempio. Nel riquadro, l'avvocato Massimo Lovati (Ansa)