
Giovanni Amoroso, presidente della Corte Costituzionale (Imagoeconomica)
L’attuale presidente della Consulta difende l’istituto, «espressione diretta della volontà popolare». Quello emerito chiede persino di moltiplicarlo. Le facoltà del Parlamento, invece, sono un «limite» per le toghe. Che gli dettano l’agenda o legiferano al suo posto.