2021-03-02
Ratzinger fulmina il cattolico Biden. «Troppo fedele alla linea demcrat»
Parlando con il «Corriere» Benedetto «salva» la fede del presidente Usa ma lo critica su aborto e gender. Poi scherza sugli «amici “fanatici"» e ribadisce: «La mia rinuncia? Nessuno complotto. Il Papa è uno»Ai dem statunitensi, ma forse anche ai catto dem del Belpaese, una chiosa del papa emerito Benedetto XVI, intervistato da Massimo Franco per il Corriere della Sera in edicola ieri, deve aver fatto l'effetto della cartavetrata sulla pelle. «È vero», ha detto papa Ratzinger rispondendo a una domanda in merito al successore di Donald Trump alla Casa Bianca, Joe Biden «è cattolico e osservante. E personalmente è contro l'aborto. Ma come presidente, tende a presentarsi in continuità con la linea del Partito democratico... E sulla politica gender non abbiamo ancora capito bene quale sia la sua posizione».Conoscendo la proverbiale ironia del Papa emerito, c'è da pensare che quel «non abbiamo ancora capito bene quale sia la sua posizione» in merito alle politiche gender, sia in realtà un «abbiamo capito benissimo». È chiaro cioè che il «cattolico» Biden è sull'ala liberal: peraltro al Papa emerito sicuramente non saranno sfuggiti i primi ordini esecutivi in materia del nuovo commander in chief. In ogni modo, se ancora non è chiara la politica gender del nuovo presidente americano, è chiarissima quella sull'aborto, a riguardo del quale il «cattolico» Biden, «in continuità con la linea del Partito democratico», ha già dato prova di essere politicamente pro choice. O meglio, un esemplare doc del cosiddetto «cattolicesimo adulto», formula nota anche in Italia per tutti quei leader cattolici che in politica negoziano su qualunque tema, dall'aborto alle unioni civili.Esattamente il contrario di quei «principi non negoziabili» che oggi sembrano non andare più di moda, ma che proprio il cardinale Joseph Ratzinger ebbe l'occasione di mettere nero su bianco in un famoso documento della Congregazione per la dottrina della fede intitolato, guarda caso, Nota dottrinale circa alcune questioni riguardanti l'impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica (24 novembre 2002). Benedetto XVI oggi «sussurra» queste parole su Biden, ma nello stesso tempo offre l'occasione per confermare l'interpretazione del ruolo chiave nell'antropologia cristiana di quei principi a cui non si può rinunciare nell'agire politico. In questo coglie esattamente la preoccupazione che anche i vescovi degli Stati Uniti hanno manifestato fin da subito, quando, appena insediato Biden, per mezzo di una nota del presidente della Conferenza episcopale José Horacio Gómez hanno ricordato al «cattolico» presidente che «si è impegnato a perseguire alcune politiche che avanzerebbero mali morali, e minaccerebbero la vita e la dignità umana, specie per quanto riguarda l'aborto, la contraccezione, il matrimonio e le teorie di genere». La materia scotta e non si tratta di essere dei supporter «fanatici» di papa Ratzinger, perché la salvaguardia prioritaria di alcuni principi è la vera linea di faglia che attraversa tutto il corpo episcopale. È questa la vera polarizzazione nella Chiesa. Su questa linea, sull'ala liberal o del «cattolicesimo adulto», si gioca anche la comprensione del ruolo del cristiano nel mondo e quindi anche della Chiesa che dialoga con il mondo. Peraltro il Papa emerito nel colloquio con il Corriere prende le distanze proprio da alcuni «amici un po' “fanatici"», così li definisce, che «sono ancora arrabbiati» perché non «hanno voluto accettare» la scelta di Benedetto XVI di rinunciare al papato. Questa sottolineatura in un certo senso rafforza il punto teorico sulla non negoziabilità di alcuni principi per il politico cattolico, perché sgombera il campo da letture che finiscono in complottismo e speculazioni di parte. Papa Ratzinger ribadisce al quotidiano milanese che «il Papa è uno solo», in questa occasione non specifica chi, ma lo aveva già detto, sempre a Massimo Franco, nel 2019: «Francesco». E sottolinea che la scelta di dimettersi «è stata una decisione difficile. Ma l'ho presa in piena coscienza, e credo di avere fatto bene». Non accetta teorie cospirative, «chi ha detto che è stato per colpa dello scandalo di Vatileaks, chi di un complotto della lobby gay, chi del caso del teologo conservatore lefebvriano Richard Williamson»: tutti costoro, dice il Papa emerito, «non vogliono credere a una scelta compiuta consapevolmente. Ma la mia coscienza è a posto».La sua mente è «lucida», sebbene il fisico di un ultranovantenne soffra inevitabilmente le sue «fragilità». Il Papa emerito ha già ricevuto la doppia dose del vaccino contro il Covid, così come il suo segretario personale monsignor Georg Gänswein. La vita nel monastero Mater Ecclesiea prosegue tranquillamente e a tavola, racconta Franco, in compagnia anche delle quattro Memores Domini che accudiscono il Papa emerito, c'è l'occasione per parlare un po' di politica e del nuovo premier italiano. «Speriamo che riesca a risolvere la crisi», dice Ratzinger, ricordando che Mario Draghi «è un uomo molto stimato anche in Germania». Proprio nella Germania di Ratzinger la Chiesa, incamminata lungo un periclitante cammino sinodale, sembra strappare ogni giorno di più da Roma, cercando autonomie fondate su di un menù dottrinale e teologico à la carte. L'anziano Benedetto XVI, a differenza di quel che dice di Draghi, probabilmente non gode di troppa stima tra i suoi, perché per i vescovi tedeschi provare a seguirlo sarebbe il primo passo per evitare la mondanizzazione della Chiesa. Difficile che accada, come è difficile che il «cattolico» Biden smetta di seguire la linea del Partito democratico.
Gabriele D'Annunzio (Getty Images)
Lo spettacolo Gabriele d’Annunzio, una vita inimitabile, con Edoardo Sylos Labini e le musiche di Sergio Colicchio, ha debuttato su RaiPlay il 10 settembre e approda su RaiTre il 12, ripercorrendo le tappe della vita del Vate, tra arte, politica e passioni.
Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida (Ansa)
Lo stabilimento Stellantis di Melfi (Imagoeconomica)