2024-10-02
Il ras dei parcheggi del Meazza cercava il sostegno di Gravina
Gabriele Gravina, presidente della Figc (Ansa)
Obiettivo: fare affari all’Olimpico, ma l’incontro sfumò. Perquisito il cognato di Paolo Maldini.Dagli atti dell’inchiesta di Milano che ha decapitato le curve di Inter e Milan emerge che alcuni degli indagati puntavano ad andare in trasferta a Roma. Ma non per seguire la loro squadra del cuore, ma bensì per fare affari d’oro allo stadio Olimpico, del quale si volevano accaparrare i parcheggi, insieme a quelli dello stadio Meazza di Milano. Un filone, quest’ultimo, che ha portato gli inquirenti a svolgere perquisizioni anche a carico del cognato di Paolo Maldini, Aldo Russo, e del fratello Mauro (i due non risultano indagati), amministratore delegato di una società partecipata con vari azionisti tra cui lo stesso Maldini e Christian Vieri (estranei alla vicenda). Stando alle intercettazioni, in un’occasione uno degli arrestati, Giuseppe Caminiti, puntava a ottenere il sostegno (già smentito dall’interessato) del presidente della Figc, Gabriele Gravina. Caminiti, considerato il dominus dell’operazione, viene considerato dagli inquirenti il ras dei parcheggi della società Inter allo stadio Meazza di Milano. Lo stile ricorda la frase iconica della serie tv Romanzo Criminale, «pijamose Roma». Intercettato dagli investigatori durante un incontro con Luigi Mendolicchio e Daniele Bizzozero (non indagati), il 7 gennaio 2021, presso il ristorante Bisbistecca di Milano, Caminiti spiega che «la ‘ndrangheta che vuole entrare in curva è per il business che c’ha della roba (droga, ndr)» poi prosegue così: «Ma anche dei parcheggi! Tutto! dietro lo stadio c’è un business della madonna! È una carta d’identità, è una carta, un passepartout per qualsiasi altra cosa. Hai capito? Poi loro cosa fanno... dal parcheggio pigliano i servizi delle pulizie... dalle pulizie pigliano la gestione ristoranti... dai ristoranti si pigliano la Curva... pigliano tutto!». Rivolgendosi a Mendolicchio Caminiti spiega il suo piano: «I parcheggi son tanta roba eh! Gliel’ho fatto prendere io l’appalto... il sottoscritto è stato. Come il sottoscritto è stato, se piglia Roma e tutti gli altri». Poi chiosa: «Se noi riusciamo, noi abbiamo fatto bingo con Roma... abbiamo fatto centodieci e lode». A giugno del 2023 i tre si incontrano di nuovo. Argomento della conversazione sono ancora i parcheggi, ma stavolta quelli del Meazza. È allora che dalle intercettazioni spunta il nome di Gravina, al quale Caminiti vorrebbe far raccomandare gli imprenditori vicini a lui. Caminiti dice infatti a Bizzozero: «Puoi mettere Gravina, gli dici a Gravina “ascoltami deve vincere la Pegaso... La gara d’appalto deve vincerla la Pegaso... stop”». Bizzozero era il presidente della Calcio Lecco all’epoca del fallimento del 2016, quando il club militava nella Lega Pro, all’epoca guidata da Gravina. I due quindi si conoscono e Bizzozero ha gioco facile a dire a Caminiti: «Andiamo giù a Roma insieme da Gravina». L’uomo però ha fretta: «No, ma dobbiamo farlo subito, adesso sono le gare d’appalto, questa settimana». Bizzozero, replica: «Adesso ha tanti cazzi per la testa Gabriele che non ti dico... io giù lunedì prossimo, lo chiamo, gli fisso un appuntamento perché queste cose vanno parlate a voce». L’incontro però non risulta essere avvenuto.
Jose Mourinho (Getty Images)