2020-03-23
Rallentano i contagi, i morti sono 5.476. Stop alla fuga al Sud da Milano Centrale
Meno casi e vittime, ma gli esperti evitano «facili entusiasmi». Luca Zaia fa partire la sperimentazione di un farmaco giapponese.Il coronavirus continua ad aggredire l'Italia e soprattutto la Lombardia, ma ieri è stato il primo giorno in controtendenza. Con 651 vittime, il macabro conteggio di chi non ce l'ha fatta raggiunge quota 5.476. Sabato, però, l'aumento rispetto al giorno precedente era stato di 793. Calano anche i contagiati: sono 46.638, con un incremento rispetto a sabato di 3.957 (il dato negativo precedente era stato di 4.821 unità). Il numero complessivo di chi ha contratto il coronavirus, comprese le vittime e i guariti, invece, ha raggiunto quota 59.138. «I numeri sono minori rispetto a quelli precedenti», ha commentato il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli durante la consueta conferenza stampa. Ma Franco Locatelli, del Consiglio superiore di sanità, ha messo in guardia da «facili entusiasmi». Anche perché un dato negativo c'è ancora: ieri sono stati trasferiti in terapia intensiva altri 142 pazienti. Ora i malati intubati sono 3.009 (il 6,4% dei positivi a Covid-19). Di questi, 1.142 sono in Lombardia. Lì, il coronavirus continua a mietere vittime: con i 361 di ieri i caduti lombardi sono 3.456. Altra storia, tuttavia, rispetto a sabato, quando si era registrato il record negativo di 546 morti in un giorno. Il dato dei contagiati è dimezzato: 1.691, rispetto ai 3.251 di sabato. Dimezzato anche il dato di Milano: la crescita è stata di 424 unità (sabato 868). Giù pure i dati di Bergamo e di Brescia. Il numero complessivo dei pazienti in Lombardia è comunque mostruoso: 27.206. E aumentano i ricoverati: 9.439, 1.181 più di sabato. Di questi, i pazienti in terapia intensiva sono 1.142, «ma noi», ha spiegato l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, «siamo arrivati ad avere al momento 1.300 posti». Letti e respiratori sono arrivati sabato notte anche all'ospedale Serio di Orio, in provincia di Bergamo. La battaglia lombarda continua con l'incessante tentativo di recuperare posti letto. E anche in Piemonte si continua a morire: ieri altri 28 piemontesi sono deceduti con il coronavirus, portando il conteggio complessivo a quota 283. I contagiati sono 4.420. I ricoverati in ospedale 2.426, dei quali 308 in terapia intensiva. Le persone guarite sono dieci. In Veneto il dato dei contagiati supera quota 5.000 e con i 313 in più di ieri arriva a 5.122 casi. Le province di Padova e Verona sono ora oltre i mille contagi dall'inizio dell'epidemia di coronavirus. Diminuiscono però i pazienti in terapia intensiva: 255, due in meno. Ma i morti salgono a 169 (cinque in più in 24 ore). Il governatore veneto, Luca Zaia, ha annunciato che da oggi partirà la sperimentazione di un farmaco nipponico, l'Avigan. Il via libera al test è arrivato dall'Aifa. Sta circolando il video dal Giappone di un farmacista romano, Cristiano Aresu, secondo cui la relativa tranquillità del Paese dipenderebbe proprio da questa medicina promettente. Il virologo Roberto Burioni ha sollevato dubbi: «Non esistono evidenze scientifiche». Il farmaco sarebbe stato impiegato con successo su 340 pazienti tra Wuhan e Shenzhen. Locatelli ha detto che il farmaco è un'opzione, ma che per ora non ci sono certezze: «Ben venga il trial, ma non diamo false speranze». Al Sud la situazione si fa lievemente più complicata. In Campania il numero di contagiati è arrivato a quota 936. La task force del governatore Vincenzo De Luca ha individuato un altro focolaio nei Comuni di Pagani, Sant'Egidio Montalbino e Angri, in provincia di Salerno. Ieri sono anche stati disposti controlli straordinari alla stazione ferroviaria di Napoli centrale sui passeggeri in arrivo dal Nord. Mentre a Milano molti cittadini in partenza per il Sud si sono visti respingere alla stazione dalle forze dell'ordine, perché avevano certificazioni incomplete o febbre. Calabria e Basilicata, le regioni con il numero più basso di contagi, si chiudono a riccio. La governatrice calabrese Jole Santelli e quello lucano Vito Bardi hanno vietato ogni spostamento in entrata e in uscita. In Calabria sono stati chiusi anche due comuni della provincia di Cosenza: Rogliano, dove anche il sindaco Giovanni Altomare è risultato positivo al Covid-19, e Santo Stefano di Rogliano. Mentre in tutta Italia gli scriteriati che non hanno rispettato le disposizioni del governo per arginare la diffusione del coronavirus ieri sono stati 11.068. Dall'11 marzo sono 82.041 i denunciati per le inosservanze e 1.943 quelli per falsa dichiarazione. A Udine un ragazzo di 19 anni di un paese della provincia è stato denunciato per ben sei volte in una settimana. Ieri gli è stato notificato un Daspo da coronavirus: un foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno a Udine per un anno. E mentre c'è chi si diverte ancora al parco o sulla spiaggia, si allunga la lista dei medici caduti sul campo. Ieri ne sono morti altri due: Vincenzo Leone, dirigente del sindacato Snami, di Bergamo, e Antonio Buonomo, medico legale napoletano.
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz (Ansa)
Mario Draghi e Ursula von der Leyen (Ansa)
Il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin (Imagoeconomica). Nel riquadro il programma dell'evento organizzato da La Verità
Charlie Kirk con la moglie Erika Frantzve (Getty Images)