2025-08-07
Ragusa Foto Festival: fotografia contemporanea e fascino barocco
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Cristina Vatielli. Terra Mater
È lo splendido scenario di Ragusa con il suo cuore barocco a fare da sfondo al Ragusa Foto Festival (dal 28 agosto al 28 settembre 2025), prima rassegna siciliana di respiro internazionale dedicata ai diversi linguaggi della fotografia contemporanea e alla valorizzazione dei giovani artisti. In una città che si trasforma in una vera e propria galleria d’arte, tanti eventi e mostre diffuse, con un invito per tutti: andare oltre l’apparenza.Palazzi nobiliari che si affacciano su viuzze di ciottoli, giardini lussureggianti ricchi di ombrose palme, splendide chiese barocche e, a dominare su tutto, il Duomo di San Giorgio, capolavoro dell’architettura tardo barocca siciliana. Questa è Ibla, centro storico di Ragusa e, dal 28 al 31 agosto, fulcro della 13esima edizione del Ragusa Foto Festival, prestigiosa manifestazione culturale che unisce la bellezza della fotografia al fascino straordinario della Sicilia, terra in cui arte, storiae tradizione si sposano con una natura magnifica e con i colori cangianti del Mar Mediterraneo. Festival dislocato in diversi sedi, da Palazzo Cosentini a Palazzo La Rocca, dall’ Auditorium San Vincenzo Ferreri a diversi luoghi della vita quotidiana, la manifestazione ha il suo cuore pulsante e il suo quartier generale al Giardino Ibleo, il più antico della città e l’unico ad affacciarsi sulla vallata dell’Irminio. Il festival e le mostreIdeata dalla giornalista e ricercatrice sociale Stefania Paxhia e sotto la direzione artistica del noto fotografo Massimo Siragusa, quest’anno la manifestazione ruota attorno al tema « Oltre l’apparenza », una tematica profonda, che invita a riflettere sull' interiorità e la conoscenza di sé, per acquisire una maggiore consapevolezza delle nostre capacità e dei nostri punti deboli. Una sorta di «γνῶθι σαυτόν» («conosci te stesso») socratico, per adattarsi ai continui cambiamenti e cercare il giusto equilibrio fra noi e il mondo che ci circonda. E ad offrire la loro visione personale sul «tema-guida », i lavori di numerosi giovani artisti , che hanno affidato alle loro opere il non semplice compito di rendere visibile ciò che spesso diamo per scontato: nascono da qui le mostre della fotografa e regista francese Maud Rallière, del pluripremiato Stefano De Luigi, della tedesca Jessica Backhaus e dell’italiana Cristina Vatielli , con le sue straordinarie fotografie che la ritraggono dall’alto, quasi in simbiosi con la terra, immersa in paesaggi fantastici e allo stesso tempo inquietanti. A loro, si aggiungono Charles Fréger, Alessia Rollo, Johannes Seyerlein e Francesca Todde, giovane fotografa di respiro internazionale la cui ricerca si concentra soprattutto sugli elementi invisibili delle relazioni e sulle possibilità di empatia fra le diverse specie naturali. Fra uomo e animali in primis…Bellissimo ed emozionante Taken by the tide, il progetto della fotografa finlandese Maria Lax, racconto di un viaggio e di un ritorno giocato più sul piano emotivo che su quello fisico del riappropriarsi di un luogo. Dopo avere viaggiato per tutta la vita, inseguita costantemente dalla sensazione di non appartenere a nessun luogo, di non avere radici, l’artista prova a mettersi in gioco e a confrontarsi con il passato e con la sua terra in un percorso di ricerca di una casa attraverso i mille rivoli della memoria. Il risultato, tradotto in immagini, è sorprendente!Accanto alle mostre, soprattutto nelle quattro giornate inaugurali, il Festival offre un ricco programma di eventi «collaterali », che spaziano dai workshop a letture portfolio, passando per seminari , talk, proiezioni e visite guidate: tra gli appuntamenti più attesi , la presentazione della ristampa anastatica di Viaggio in Italia di Luigi Ghirri e le letture portfolio , come ogni anno tenute da voci autorevoli della scena fotografica contemporanea.
Una foto di scena del fantasy «Snowpiercer» con Chris Evans e Tilda Swinton firmato dal coreano Bong Joon. Nel riquadro una tavola del fumetto
Ecco #DimmiLaVerità del 6 ottobre 2025. Il deputato del M5s Marco Pellegrini commenta il piano di pace di Donald Trump per Gaza e le manifestazioni di questi giorni.
Getty Images
Il progetto russo di espandere l’influenza nel continente vacilla: dopo la fine di Wagner, l’Africa Corps non riesce a garantirne il ruolo, mentre jihadisti avanzano e Usa ed Europa provano a riconquistare spazio.